== Storia ==
Avvistato per la prima volta nelle terre di mattia, è un esemplare molto raro, allevato dal maestro Luigi Alocca ricco ereditario della famiglia papis. Il suo allevamento viene effettuato in queste terre che ormaii sono di sua proprietà. Il cane però è costretto a subire continue violenze a causa della sua scarsa natura per la caccia e per il suo abbaiare viuolento, come ad esempio un cane di pecora. L'egregio signo alloca per questo fu costretto a sopprimerlo e atterarlo sua amata terra di mattia insieme allo zio bombolo detto o scava muort.
Le sue antiche origini risalgono addirittura al [[1500]], periodo in cui il conte Leicester adoperò il setter in battute di [[caccia]]. Successivamente, la sua particolare attitudine ad acquattarsi e strisciare in presenza della preda fu considerata una delle caratteristiche che interessarono Laverack a questa [[razza]].
Laverack, rimasto orfano a 14 anni, venne adottato da uno zio, ricco industriale di [[Manchester]], che morendo, quattro anni dopo, gli lasciò in eredità un ingente patrimonio. Il giovane decise di abbandonare la carriera industriale, per la quale non si sentiva affatto portato, e si trasferì in [[campagna]] cominciando ad allevare cani.
Nel [[1825]] acquistò dal reverendo Harrison una coppia di setters (Ponto e Old Moll), cui si aggiunsero poi altri due soggetti. Questi quattro esemplari, però, si dimostrarono poco prolifici e, a causa della loro consanguineità, eccessivamente nervosi. Purcell Llewellin, amico e collaboratore di Laverack, tentò di diminuire tali difetti mediante immissioni di incroci di setters provenienti da altri allevamenti (setter nero focati, setter irlandese).
Nel [[1865]] cominciarono le field trials ed i setters iniziarono il loro galoppo verso il successo e la notorietà.
Inizialmente però, in Italia, il setter Laverack venne osteggiato: era considerato troppo bello e armonioso; a quei tempi, infatti, il cane da caccia doveva essere -questa almeno era la concezione- robusto e basta. L'estetica non aveva alcun significato, anzi, proprio come accadeva per il setter, diventava una condanna.
Il primo esemplare italiano esordì a [[Milano]] in una mostra del [[1881]] e successivamente, nel [[1920]], comparve il primo allevamento di setter in Italia. Il setter cominciò così ad acquistare notorietà e a diventare un soggetto apprezzatissimo.
== Caratteristiche fisiche ==
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