Franco Cosimo Panini: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
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La sua fama si deve alla celeberrima azienda di figurine ([[Edizioni Panini]]) e, successivamente, alle pubblicazioni d'arte (in particolare le edizioni in [[facsimile]]) e all'editoria per ragazzi.
 
Già famoso per aver reso popolari in tutto il mondo le mitiche figurine, la sua fama e il suo valore sono legati anche alla pubblicazione di volumi di grande pregio, tanto da essere definito dal caro amico [[Antonio Paolucci]] "L'editore che inseguiva la bellezza".
È stato a capo della casa editrice da lui fondata, la [[Franco Cosimo Panini Editore]], nata dallo scioglimento dell'azienda familiare fondata insieme ai fratelli [[Giuseppe Panini|Giuseppe]], Umberto e Benito ad inizio [[anni 1960|anni sessanta]].
 
È stato a capopresidente della casa editrice da lui fondata, la [[Franco Cosimo Panini Editore]], nata dallo scioglimento dell'azienda familiare fondata insieme ai fratelli [[Giuseppe Panini|Giuseppe]], Umberto e Benito ad inizio [[anni 1960|anni sessanta]].
Sposato dal [[1960]] con Emilia Spalanzani, ha avuto cinque figli ([[Laura Panini|Laura]], Silvia, Maria Teresa, Lucia e Luca)<ref>Fonte: [http://www.sassuolo2000.it/modules.php?name=News&file=article&sid=52848&mode=thread&order=1 Sassuolo2000.it].</ref>.
 
Sposato dal [[1960]] con Emilia Spalanzani, ha avuto cinque figli ([[Laura Panini|Laura]], Silvia, Maria Teresa, Lucia e Luca)<ref>Fonte: [http://www.sassuolo2000.it/modules.php?name=News&file=article&sid=52848&mode=thread&order=1 Sassuolo2000.it].</ref>.
==Biografia==
La Edizioni Panini aveva acquisito notorietà ad inizio anni sessanta a seguito di un fortunato progetto editoriale: il lancio di un album che raccogliesse le [[figurina|figurine]] di tutti i [[calciatore|calciatori]] dei [[campionato italiano di calcio|campionati italiani]], conosciuta poi come la [[Calciatori Panini]] e destinata a diventare nel tempo molto popolare.
 
Franco Cosimo Panini muore nel [[2007]] eed vieneè sepolto nel [[Cimitero di San Cataldo]] a [[Modena]].
Amante dell'[[arte]] e dello [[sport]] (la sua famiglia è stata a lungo sponsor della [[Pallavolo Modena]]), in tempi recenti e fino alla sua morte, Franco Cosimo Panini si è occupato prevalentemente, come editore, della pubblicazione di volumi di qualità, senza dimenticare tuttavia il suo ''primo amore'', il [[calcio (sport)|calcio]], [[sport]] al quale ha dedicato un'[[enciclopedia|opera enciclopedica]] di grande respiro - l'Enciclopedia Panini del Calcio Italiano - che raccoglie tutte le collezioni di figurine pubblicate dalla Panini e che è stata curata dal [[giornalista]] e commentatore televisivo [[Marino Bartoletti]].
 
==Biografia==
Nato a Maranello nel 1931, '''Franco Cosimo Panini''' ebbe il primo contatto con il mondo della carta stampata lavorando nell’edicola di corso Duomo, nel centro di Modena.
 
All’età di trentadue anni lasciò la banca dove lavorava come ragioniere per unirsi ai '''fratelli Giuseppe, Umberto e Benito''', che avevano avviato una promettente attività: la produzione di figurine per ragazzi. Era l’inizio della grande epopea delle '''figurine Panini''', a cui Franco Cosimo contribuì concentrandosi sullo sviluppo internazionale della società.
Intorno alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], di concerto con i fratelli, Panini aveva ceduto l'azienda che pubblicava le classiche figurine per dare vita ad un nuovo progetto editoriale centrato sul suo nome. All'interno della [[Franco Cosimo Panini Editore]], una parte preponderante degli investimenti era stata riservata, con la [[Franco Panini Ragazzi]], all'editoria per l'infanzia, segmento dedicato ai lettori in giovanissima età, ovvero fino agli otto anni, ai quali è stata dedicata una serie di libri-gioco con personaggi dei fumetti assai popolari, come ''[[Pimpa]]'' di [[Francesco Tullio Altan|Altan]], e di altri autori quali [[Stefano Disegni]], [[Nicoletta Costa]], [[Giusi Quarenghi]], [[Christine Nöstlinger]], e altri.
 
Nel 1990, dopo la cessione della Panini International, '''fondò la casa editrice''' che porta il suo nome. Nell’arco di qualche anno Franco Cosimo Panini ideò due progetti editoriali di eccezionale valore scientifico e culturale: la collana “Mirabilia Italiae”, la più completa ed esauriente serie di volumi mai dedicati ai principali monumenti del nostro paese; e la collana di facsimili di codici miniati “La Biblioteca Impossibile”, inaugurata nel 1995 con la riproduzione della celebre Bibbia di Borso d’Este.
Ma l'attività di Panini nel campo, prima della distribuzione, e poi dell'editoria vera e propria, ebbe inizio quando era poco più che adolescente. La guerra era terminata da poco quando, nel [[1945]], assieme ai fratelli iniziò a gestire l'[[edicola]] di giornali di corso Duomo, a Modena. Sei anni dopo, a vent'anni, si iscrisse alle scuole serali, per diplomarsi nel [[1953]] in [[ragioneria]]. Il diploma gli consentì di farsi assumere come impiegato al Banco di San Geminiano e San Prospero.
 
In virtù dell’importanza di questi progetti editoriali Franco Cosimo Panini ricevette numerosi '''riconoscimenti''': nel 1999 fu nominato Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana, nel 2000 ricevette dall’Università di Modena la laurea ''honoris causa'', nel 2003 fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.
Dieci anni dopo, nel [[1963]], Panini lascia il lavoro in [[banca]] per unirsi ai fratelli Giuseppe, Umberto e Benito che avevano da pochi anni lanciato la fortunata collezione di [[Calciatori Panini|figurine di calciatori]]. In pochi anni la sua posizione all'interno del gruppo di famiglia si era talmente consolidata che, nel [[1970]], l'editore si trovava a capo di undici società controllanti il marchio Panini distribuito ormai in diversi paesi del mondo.
 
Accanto all’impegno nella promozione e diffusione dell’arte e della cultura, Franco Cosimo Panini si è distinto per la pubblicazione di '''libri per bambini''' (come la Pimpa di Altan) e del tabloid umoristico '''Comix''', da cui nacque l’agenda scolastica.
Nel [[1983]] Panini entra nel consiglio di amministrazione del Banco di San Geminiano e San Prospero, in cui aveva lavorato come giovane impiegato, diventando vicepresidente nel [[1990]].
 
Dopo la sua scomparsa, il timone dell’azienda è passato alla figlia '''Laura''', che – insieme ai fratelli '''Luca, Silvia, Maria Teresa e Lucia''' – ha portato avanti l’azienda e i progetti editoriali più ambiziosi del padre.
È a fine anni ottanta che avviene la svolta nella carriera imprenditoriale di Panini: dopo l'ingresso con il 25% nel capitale sociale del gruppo De Benedetti<ref>Fonte: [http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_2135945569.html ANSA].</ref>, la famiglia decide di cedere la Panini International alla [[Marvel Comics]] (passerà dieci anni dopo ad un gruppo di investitori italiani, tra cui Fineldo di Vittorio Merloni)<ref>Fonte: [http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=entertainmentNews&storyID=2007-03-30T183450Z_01_ROS062964_RTRIDST_0_OITLR-MORTE-PANINI.XML&ImageID= Reuters].</ref>, e Franco Cosimo porta avanti un proprio progetto fondando la Franco Cosimo Panini Editore. Rileva nel contempo la casa editrice [[Malipiero (editore)|Malipiero]] di [[Bologna]], che diverrà sotto la sua guida la Franco Panini Scuola, azienda capofila nel segmento delle cartolibrerie.
 
Oggi la Franco Cosimo Panini Editore conta '''oltre 150 dipendenti e collaboratori''', divisi tra la sede principale – al Direzionale 70 di Modena – e il centro logistico di Ozzano nell’Emilia (BO).
Franco Cosimo Panini muore nel [[2007]] e viene sepolto nel [[Cimitero di San Cataldo]] a [[Modena]].
 
==Principali opere pubblicate==