Rex Masterman Hunt: differenze tra le versioni

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Nel [[1952]] entrò nel servizio coloniale e diplomatico e nel [[1962]] ottenne il suo primo incarico all'estero come commissario distrettuale in [[Uganda]]. Fu poi primo segretario a [[Kuching]], nel [[Sarawak]], dal [[1964]] al [[1965]], a [[Jesselton]], nel [[Sabah]] dal [[1965]] al [[1967]] e nel [[Brunei]] dal [[1967]] al [[1968]]. Nel [[1968]] venne trasferito ad [[Ankara]], in [[Turchia]], ma ritornò poi in [[Asia]] dove mantenne l'incarico di capo della cancelleria a [[Giacarta]], in [[Indonesia]], dal [[1970]] al [[1972]].<ref name=WW>Who's Who 2012, A & C Black, 2012, Online University Press</ref> Dopo un breve periodo nel [[Regno Unito]], fu nominato console generale presso l'ambasciata britannica a [[Saigon]], nel [[Vietnam del Sud]], nel gennaio del [[1974]].<ref>{{London Gazette |issue=46272 |date=23 April 1974 |page=5068 }}</ref> Si trovava lì al momento della caduta del [[Vietnam del Sud]] nel [[1975]]. L'anno successivo fu trasferito a [[Kuala Lumpur]], in [[Malesia]], e prestò servizio come vice-commissario dal [[1977]] al [[1979]].<ref name=WW/>
 
Il 14 gennaio [[1980]] venne nominato governatore e comandante in capo delle [[Isole Falkland]], [[viceammiraglio]] delle [[[[Isole Falkland]]]] e [[Alto commissario (diplomazia)|alto commissario]] del [[Territorio Antartico Britannico]].<ref>{{London Gazette |issue=48277 |date=13 August 1980 |page=11491}}</ref> Lo status delle [[Isole Falkland]] era irritante per il [[Foreign Office]] britannico che voleva cederle all'[[Argentina]].<ref name="DailyTelegraph">{{cite news| url=http://www.telegraph.co.uk/news/obituaries/politics-obituaries/9672255/Sir-Rex-Hunt.html | ___location=London | work=The Daily Telegraph | title=Sir Rex Hunt | date=12 novembre 2012}}</ref><ref>{{cita libro |last= Thatcher|first=Margaret |date=1995 |title=The Downing Street Years |___location=London |publisher=HarperCollinsPublishers |page=175 |isbn=0-00-638321-1 |author-link=Margaret Thatcher}}</ref> Il ruolo di Hunt era quello di persuadere gli isolani che la sovranità argentina era nel loro migliore interesse. Hunt scoprì presto che la popolazione delle [[Isole Falkland]] era assolutamente contraria a qualsiasi cessione di sovranità e riferì queste informazioni al [[Foreign Office]]. I suoi superiori a [[Londra]] non ricevettero bene la notizia e conclusero che Hunt era "diventato un nativo".<ref name="DailyTelegraph"/>
 
All'inizio dell'invasione delle [[Isole Falkland]] nel [[1982]], Hunt fece della sua residenza ufficiale, la Government House a [[Stanley (Isole Falkland)|Stanley]], la sede operativa dei [[Royal Marines]]. Mandò la sua famiglia e il personale domestico in case più sicure con solo i loro beni più preziosi. La sua governante portò con se una foto della regina e una bottiglia di [[gin]].<ref name="BBC-FFTF">{{cite news |title=Fight for the Falklands |url=http://news.bbc.co.uk/hi/english/static/in_depth/uk/2002/falklands/my_story/hunt.stm |author= |publisher=BBC News |date= |accessdate=26 maggio 2007}}</ref> Government House divenne rapidamente il luogo di scontro tra la guarnigione dei [[Royal Marines]] e i commandos della marina argentina. Hunt diede l'ordine di deporre le armi e poi si recò al municipio di [[Stanley (Isole Falkland)|Stanley]] indossando l'uniforme e l'elmo piumato per incontrare il comandante argentino, il [[viceammiraglio]] [[Carlos Büsser]]. Gli disse: "Sei sbarcato illegalmente sul territorio britannico e ti ordino di rimuovere te stesso e le tue truppe immediatamente". Fu quindi catturato dalla forza di invasione argentina ed espulso in [[Uruguay]]. Già quattro ore dopo la cattura era su un aereo diretto a [[Montevideo]].<ref name="BBC-FFTF"/> Rimase in esilio forzato durante l'occupazione argentina. Dopo la guerra, il 25 giugno [[1982]], Hunt riprese il suo lavoro come governatore delle [[Isole Falkland]]. Lasciò l'incarico il 16 ottobre [[1985]].