Miguel Chevalier: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Redirect da orfanizzare |
m fix errori comuni, replaced: sottoforma → sotto forma using AWB |
||
Riga 1:
{{W|artisti|marzo 2016}}
{{Bio
Riga 29 ⟶ 27:
=== Prime opere ===
==== Baroque et Classique (1987) ====
Le serre botaniche sono particolarmente emblematiche nel percorso creativo di Miguel Chevalier. Oltre ad essere uno dei suoi primi soggetti di ricerca, queste esplicitano per l'artista l'incontro ed il rapporto tra due aspetti complementari della storia delle forme: il Barocco, rappresentato dagli alberi e dal loro fogliame e la Classicità, raffigurata dalla struttura metallica della loro architettura di vetro<ref>Jérôme Sans, in ''Miguel Chevalier, Images nouvelles'', éditions Granit, Belfort, 1987</ref>. La serra della serie ''Baroque et Classique'' allude al contempo al paesaggio della città moderna e a quello naturale in essa racchiuso. Con le sue installazioni l'artista ha l'impressione di esplorare diversi paesaggi a mano a mano che li realizza e così facendo trasporta se stesso e gli spettatori dalla realtà figurativa ad un mondo virtuale che invita a sognare<ref>Patrick Imbard, in ''Miguel Chevalier'', Paris, Flammarion, 2001, p. 24.</ref>.
==== Etat binaire (dal 1989) ====
Consapevole fin dagli esordi della carriera del ruolo del computer a molteplici livelli dell'esistenza – dal quotidiano in senso stretto fino ai sistemi di trasmissione e di telecomunicazione, passando dai corsi azionari – Miguel Chevalier crea con ''Etat binaire'' (dal 1989) una serie in cui rappresenta i due simboli logici responsabili del funzionamento degli elaboratori elettronici 0 e 1 sotto diverse forme, tra le altre come paravento (''Paravent binaire'', 1989), parabola (''Parabole binaire'', 1996), onda (''Vague binaire'', DVD, 2004 e ''Vague binaire'', stampa, 2009) e già nel 1987 come flip-flop (''Flip Flop'', 1987). Gli emblemi del codice binario vengono riproposti dal 2011 nell'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva ''La Vague des Pixels'' come uno dei "quadri grafici multicolori" soggetti ad alternanza con gli altri quadri grafici che danno vita all'opera<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/la-vague-des-pixels</ref>.
==== Oenologie ====
Per la mostra ''Oenologie'' (1991) presso il castello Pichon-Longueville a [[Pauillac]] in [[Gironda (dipartimento)|Gironda]], l'artista realizza delle opere sequenziali con cui ripercorre le tappe principali dell'elaborazione del pregiato ''grand [[cru]]''. Poiché la gestione della vinificazione è ormai del tutto informatizzata, le opere virtuali di Miguel Chevalier sono particolarmente idonee a raccontarne la storia, così come è pertinente averle posizionate sopra le botti di acciaio ad alta tecnologia<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/oenologie</ref>.
==== Performances (1992) ====
Selezionato nel 1992 per realizzare un progetto nel contesto dei giochi olimpici di [[Albertville (Francia)|Albertville]] e [[Barcellona]], l'artista francese opta per la messa a punto di un'opera che si appropria delle immagini dello sport trasmesse dalla televisione per riproporle in seguito modificate al pubblico delle Olimpiadi. Anziché servirsi di rappresentazioni standard a immagine fissa delle singole discipline sportive, Chevalier ricorre all'utilizzo degli schermi giganti collocati ai piedi delle piste e negli stadi destinati a trasmettere le prestazioni degli atleti. Con questa operazione di "riciclaggio dell'immagine"<ref>Patrick Imbard, in ''Miguel Chevalier'', Paris, Flammarion, 2009, capitolo 09/''Performances''</ref>, che dà vita ogni sera ad un video di un minuto creato a partire dagli avvenimenti della giornata, l'artista, lungi dal fare l'apologia del corpo o della prestazione atletica, demistifica il meccanismo dei grandi avvenimenti sportivi e della loro gestione.
==== Autres natures (1996) ====
Influenzate dal suo soggiorno biennale in Giappone tra il 1993 ed il 1994, le ''Autres natures'' – seguito naturale delle serre di ''Baroque et Classique'' – sono una serie di opere sulla natura e l'artificio e rivestono un ruolo di primaria importanza nella carriera dell'artista trattandosi delle sue prime opere interattive e completamente digitali. Anche con queste creazioni Chevalier rinuncia alla fissità dell'immagine – analogamente a quanto in parte realizzato in precedenza con le ''Performances'' (1992) e prima ancora con ''Le combat des images'' (1988). Nel caso di ''Le grand verre/nature liquide'', installazione interattiva in 2D, gli algoritmi di cui è costituita generano delle immagini in costante divenire che non si sviluppano in modo lineare e che possono essere modificate dagli spettatori grazie ad un mouse<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/autres-natures</ref>.
==== Oro negro (dal 1992) ====
Oro negro è un insieme di opere e di installazioni sul ruolo del petrolio nell'economia dell'America latina concepito per 5 grandi musei in Venezuela, in Colombia ed in Messico. In esso l'artista mette in scena tutta la complessità dell'immaginario legato al petrolio. La sua attenzione si rivolge particolarmente alle reti efficienti – il tema del "réseau" costituisce anch'esso una costante della sua ricerca creativa – ed alle tecnologie necessarie all'estrazione del liquido. Interessato al modo in cui le società petrolifere analizzano la struttura dei diversi tipi di suolo che ne precede la perforazione, l'artista vede nascere una nuova cartografia di paesaggi di sintesi (qui
Nelle ''Visions urbaines'' (1993), di norma serie di 4 back-lights, Chevalier rappresenta delle carte in cui le riprese dal satellite o dei clichés sottoposti a diverse radiazioni, ridefiniscono lo spazio urbano tramite valori quali il transito, l'inquinamento o ancora il sistema di illuminazione delle città.
=== Altre Nature ===
Riga 55 ⟶ 53:
L'opera in situ tra il reale ed il virtuale ''Seconde Nature'' (2010) presentata nella zona portuale di [[Marsiglia]] è costituita da una scultura inclinata in acciaio arancio fluorescente di 18m di altezza. Avvolta su se stessa come una spirale, per la sua forma ed aspetto la scultura richiama d'acchito ed inequivocabilmente immagini emblematiche legate al mondo marino, quelle delle vele, del colore anti-ruggine delle imbarcazioni e delle conchiglie. A partire da questa scultura al calar delle tenebre viene proiettato su una parte dei docks un giardino virtuale generativo monumentale che si evolve all'infinito e che varia a seconda delle stagioni. L'interattività di questa installazione si manifesta non solo tramite il movimento dei passanti ma anche per mezzo del vento virtuale generato dal passaggio del tram, transito che provoca la caduta di foglie e petali per dare inizio ad un nuovo giardino<ref>Christine Buci-Glucksmann, ''Seconde Nature Marseille 2010, Miguel Chevalier e Charles Bové'', Paris, a.p.r.e.s. éditions 2011</ref>. <br />
''L'Origine du Monde'' (dal 2012) è un'installazione di realtà virtuale che si ispira alla [[biologia]] ed ai [[Microrganismo|microrganismi]]. Scandita da un ritmo incalzante l'opera mette in scena delle cellule che si moltiplicano, si dividono e si uniscono le une alle altre. Così facendo danno vita ad un universo bizzarro in perenne movimento. I colori brillanti e le curve sinuose contribuiscono ad incrementare l'effetto di un'esperienza visiva inedita. Presentata per la prima volta nelle Carrières de Lumières di [[Baux-de-Provence]], l'opera è stata riproposta, con le dovute variazioni che tengono conto della superficie su cui viene proiettata, a Città del Messico e a Pittsburgh (2013), a Parigi sulla facciata della Grand Palais, a Shangai e a Berlino, nella capitale tedesca come scultura inedita dal nome ''Origine of the Curve'' (2014). <br />
''Dear World... yours, Cambridge (2015)'' rappresenta il contributo realizzato dall'artista in occasione della campagna di raccolta di fondi organizzata dall'università di Cambridge. Si tratta di una serie di proiezioni immersive all'interno della cappella del King's College, destinate ad accompagnare i discorsi di professori ed ex-allievi in cui si susseguono dei quadri grafici attinenti ai temi esposti dagli oratori : l'eccellenza accademica, la [[biologia]], le [[Neurologia|scienze neurologiche]], la [[fisica]], [[le biotecnologie]]. Per illustrare le ricerche sui [[buchi neri]] del fisico [[Stephen Hawking]], intervenuto a sorpresa al termine della serata, Chevalier ha creato un ambiente immersivo composto da migliaia di costellazioni che confrontano gli spettatori con il mistero dell'universo<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/dear-world-yours-cambridge</ref>.
=== Arabeschi Digitali ===
Riga 63 ⟶ 61:
Il dialogo creativo tra l'artista francese e l'Oriente comprende altre tappe. Sul lungomare di Abu Dhabi è presente con l'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva ''Digital Arabesques'' (2011), con cui si prefigge di rivisitare l'arte islamica avvalendosi delle nuove tecnologie. Degli arabeschi [[Frattale|frattali]] giganti, proiettati su sfere gonfiabili a contatto del terreno, vengono generati all'infinito grazie ad un programma inedito per computer. Gli arabeschi si formano in modo casuale, crescono ed infine svaniscono. <br />
Anche i ''Tapis magiques (2014)'', creati per l'antica Cattedrale del Sacro Cuore di [[Casablanca]], propongono una rivisitazione digitale di un aspetto tipico dell'[[arte islamica]], quello dei mosaici. La struttura del [[mosaico]] essendo simile a quella dei [[pixel]], motivo chiave nell'estetica dell'artista francese, permette all'arte islamica e a quella algoritmica di trovare uno strategico punto di contatto. Questo mondo di colori e forme in movimento trasporta lo spettatore in un viaggio immaginario all'interno dell'universo magico delle [[mille e una notte]] e dei tappeti volanti. <br />
Specifici aspetti dell'architettura islamica ispirano i ''Digital Arabesques (2014)'', l'installazione monumentale proiettata sul pavimento della piazza del lungomare di Al Majz a [[Sharja
Il 2015 sancisce il ritorno di Miguel Chevalier al Marocco. ''Digitales Arabesques (2015)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva che l'artista presenta a [[Fès]], [[Agadir]], [[Tétouan]] et [[Essaouira]] in collaborazione con i rispettivi [[Institut français]] delle città. Quest'opera si estende sul suolo come un grande tappeto e si compone di diversi quadri grafici che si deformano all'infinito grazie a dei sensori di presenza attivati dal movimento dei visitatori, creando la sensazione di un pavimento o di un muro in movimento. <br />
Le ''Rosaces Digitales'' (2012) sono una creazione di realtà virtuale generativa inedita concepita per la chiesa di Aurens a [[Castelnau-sur-l'Auvignon]]. Dei grandi rosoni virtuali sono proiettati su sfere gonfiabili sospese in aria. Questi vengono generati uno dopo l'altro e si evolvono all'infinito. La loro forma tesa ad un'estrema geometrizzazione ricorda quella dei [[Rosone|rosoni]] e delle [[Vetrata|vetrate]] caratteristici dell'[[arte gotica]] mentre la loro presenza conferisce un'atmosfera magica alla chiesa.
=== Flussi e reti ===
In ''Pixels Liquides (dal 2009)'' una "pelle" di pixels colorati si sviluppa autonomamente su una parete di [[LED]]. Gli spostamenti degli spettatori creano una scia di colore che si mescola e si fonde con la "pittura luce" dello sfondo prima di sparire del tutto fino al passaggio dei visitatori successivi. Con questo evidente omaggio alla pittura degli anni '50 di [[Jackson Pollock]] e Pierre Soulages, Miguel Chevalier mette a punto la tecnica di ''[[dripping]] elettronico'', una pittura di luce in costante movimento in cui il corpo dello spettatore funge da "pennello digitale"<ref>http://www.miguel-chevalier.com/fr/pixels-liquides</ref>. <br />
''La Vague des Pixels'' è un'onda composta da diversi "quadri grafici multicolori" che si alternano casualmente, composti da motivi relativi alla realtà digitale: pixel, simboli del [[Sistema numerico binario|codice binario]], quelli delle tastiere del computer e del mondo della matematica. Grazie a dei sensori di presenza anche questo universo fluido reagisce al movimento degli spettatori che, con i loro spostamenti, amplificano la deformazione dei pixel giganti. Nel 2012 quest'opera è stata proiettata sulla facciata della corte interna del castello contale di [[Carcassonne]], al festival a-part di Baux-de-Provence, al museo dipartimentale Matisse di Le Cateau Cambrésis in occasione della retrospettiva su [[Auguste Herbin]], nel 2013 al museo di arte moderna della città di [[Céret]] (sempre per un omaggio a Herbin) e nel 2015 a La Valletta a Malta ed a Singapore. Ad ogni occasione l'artista adatta l'opera alle circostanze dettate dallo spazio espositivo e dalla storia del luogo ospitante.<br />
''Complex Meshes (2015)'' è una proiezione monumentale sulla volta della [[cattedrale di Durham]] in [[Inghilterra]], volta di grande audacia architettonica, antesignana dell'arte gotica. Un [[Mesh poligonale|mesh]] è un oggetto tridimensionale costituito da vertici, spigoli e facce che formano dei poligoni normalmente usati nel modellismo ed in architettura. Nell'opera di Chevalier diverse trame colorate composte da triangoli, quadrilateri ed altri poligoni si sovrappongono, si sviluppano e si trasformano in tempo reale. La struttura filiforme dei mesh contribuisce a mettere in risalto la struttura architettonica degli archi ed a sottolineare la leggerezza della navata.
=== Città virtuali ===
Sensibile al tema dello sviluppo delle città fin dagli anni 90 Miguel Chevalier continua ad interrogarsi su questo aspetto della nostra società e sull'[[architettura contemporanea]] sia con dei video-digitali come in ''Aller-retour Tokyo-Kyoto'' del 1996, sia con delle opere fisse come ''Méta-cités 1993>2004'', sia con delle installazioni di realtà virtuale come in ''Métapolis 2002''. <br />
''Méta-cités (2013)'' è un'installazione di realtà virtuale generativa ed interattiva che rappresenta una città virtuale composta da edifici filari che scorrono sotto i nostri occhi. Questa città si sviluppa in modo matriciale e si trasforma costantemente, si genera da se stessa in un caos di dinamismi e di flussi non programmabili. Per finire ci proietta in una [[Utopia|città utopica]] in cui la natura sparisce a spese di un urbanismo sfrenato ed in cui le città si addossano le une alle altre senza soluzione di continuità. ''Méta-cités'' rappresenta un'immensa rete impossibile da conoscere nella sua integralità, un generatore di utopie urbane.
== Borse di studio e riconoscimenti ==
* 2004 Internato presso il Riad Denise Masson, [[Marrakech]] (MAR)
* 1993-94 Internato alla Villa Kujoyama, Kyoto (JAP)
* 1991 Internato alla Casa Velasquez, [[Madrid]] (ESP)
* 1991 Atelier presso il Museo Internacional de Electrografica, [[Cuenca]] (ESP)
* 1989 Premio dell'Università di Musashino, [[Tokyo]] (JAP)
* 1988 Premio dell'Institut des Hautes Etudes en Arts Plastiques creato da [[Pontus Hultén]], Parigi (FRA)
* 1984 Borsa di studio Lavoisier, School of Visual Arts of New York, NY (USA)
* 1983 Borsa di studio Lavoisier, Pratt Institute, New York, NY (USA)
== Mostre personali (selezione) ==
* 2016 ''Voûtes Célestes'', Notturno, [[Chiesa di Saint-Eustache]], Parigi (FRA)
* 2016 ''Onde Pixel'', [[UniCredit Pavilion]], [[Milano]] (ITA)
* 2016 ''Magic Carpets'', Milton Keynes International Festival, [[Milton Keynes]] (UK)
* 2016 ''Complex Meshes'', ''Origin of World et Pixels Wave'', Lumiere London 2016, [[Piccadilly Circus]], [[Londra]] (UK)
* 2015 ''Complex Meshes'', Festival Lumiere, Cathédrale de Durham, [[Durham]] (UK)
''Dear World… Yours'', Cambridge, King's College Chapel, [[Cambridge]] (UK) <br />
''Méta-Territoires'', Galleria Fernand Léger, [[Ivry-sur-Seine]] (FRA) <br />
''Vortex'', Galleria Lélia Mordoch, Parigi (FRA) <br />
''Pixels Wave'', National Design Centre, Singapore Night Festival, [[Singapore]] <br />
''Digital Arabesques'', Stagione culturale Francia-Marocco 2015, 4 installazioni in collaborazione con 4 Instituts français in [[Marocco]] : Derb Lâalouj a [[Essaouira]]; Dar Benjelloun a [[Tétouan]]; giardino dell'[[Institut français]] a [[Agadir]]; Dar Batha a [[Fès]] (MAR)
* 2014 ''Digital Paradise'', Galleria Puerta Roja, [[Hong Kong]]
''Magic Carpets'', Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, [[Castel del Monte]], [[Andria]] (ITA) <br />
''Autres Natures'', Castello di Chaumont-sur-Loire (FRA) <br />
''Tapis Magiques'', Giornate del patrimonio, Cattedrale del Sacro Cuore, [[Casablanca]] (MAR) <br />
''Paradis Artificiels'', Musée d'art moderne, [[Céret]] (FRA)
* 2013 ''El Origen del mundo'', Festival Filux, Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (MEX)
''Power Pixels'', Centre des arts, [[Enghien-les-Bains]] (FRA) <br />
''Pixels Power'', Galleria MiniMasterpiece, Parigi (FRA) <br />
''Power Pixels'', Pile Pont Expo, [[Saint Gervais les Bains]] (FRA) <br />
''Fractal Flowers'', Castello della città di [[Carcassonne]] (FRA) <br />
''Power Pixels'', Wood Street Galleries, [[Pittsburgh]], PA (USA)
* 2012 ''Power Pixels'', Festival a-part, Carrières de Lumières, [[Baux-de-Provence]] (FRA)
''Power Pixels'', Entrepôt 9 / Galleria Barnoud, [[Quetigny]] (FRA) <br />
''La Vague des Pixels'', Festival Mai Numérique, cortile del Castello Contale della città di Carcassonne (FRA)
* 2011 ''Digital Arabesques'', Strada panoramica di [[Abu Dhabi]], con l'[[Alliance Française]] di Abu Dhabi (AED)
''Power Pixels'', Fondazione Oi Futuro, [[Rio de Janeiro]] (BRA)
* 2010 ''De la nature symbolique aux jardins virtuels'', Musée Maurice Denis, [[Saint-Germain-en-Laye]] (FRA)
''Terra Incognita'', Mis (museo dell'immagine e del suono), [[San Paolo]] (BRE)
* 2009 ''Pixels Snow'', Piste di sci dei Gettiers, Grand Bornand (FRA)
''Fractal Flowers in vitro'', Musée de la Chasse et de la Nature, Parigi (FRA) <br />
''Fractal Flowers'', iMAL, Center for Digital Cultures and Technology, [[Bruxelles]] (BEL)
* 2008 ''Fractal Flowers'', Galleria Suzanne Tarasiève, Parigi (FRA)
* 2007 ''Ultra-Nature'', Techfest Mumbai, [[Mumbai]] (IND)
''Paradis Artificiel'', Galleria delle Galeries Lafayette, Parigi (FRA)
* 2006 ''Arabesques numériques 2006'', Palazzo Ksar Char Bagh, Marrakech (MAR)
* 2006 ''Supra-Natura'', Festival Luzboa, [[Lisbona]] (POR)
* 2005 ''Sur-Natures in vitro'', Galerie des enfants, [[Centro Georges Pompidou]], Parigi (FRA)
* 2004 ''Ultra-Nature'', Galleria sotterranea della stazione centrale della metropolitana, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, [[Oslo]] (NOR)
* 2003 ''La Croisée des Réseaux'', Notturno, Borsa di Parigi (FRA)
* 2002 ''Métapolis'', Marco, [[Monterrey]] (MEX)
* 2000 ''Périphérie'', MAMCO, [[Ginevra]] (CH)
* 1999 ''Mémoires & Mutations'', Centro d'arte contemporanea La Fabrika, [[Beirut]] (LBN)
* 1998 ''Périphérie'', Espace Pierre Cardin, Parigi (FRA)
* 1996 ''Oro negro'', Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX)
* 1994 ''Contre-Nature'', Villa Kujoyama, Kyoto (JPN)
* 1992 ''Performances'', [[Giochi olimpici invernali]], [[Albertville (Francia)|Albertville]] (FRA) et [[Giochi olimpici estivi]], [[Barcellona]] (SPN)
''La rencontre des deux mondes'', Casa de Velàzquez, Madrid (SPN)
* 1987 ''Baroque & Classique'', Granit, Centre national des arts plastiques, [[Belfort]] (FRA)
=== Mostre di gruppo (selezione) ===
* 2015 ''2050 - Une brève histoire de l'avenir'', [[Museo reale delle belle arti del Belgio]] Bruxelles (BEL)
* 2015 ''Bonjour la France'', Seongnam Arts Center, [[Seongnam]] (KOR)
* 2014 ''Digital Arabesques'', lungomare di Al Majaz, Islamic Art Festival, [[Sharja
''Metamorphosis of the Virtual'', K11 Art Foundation, [[Shanghai]] (CHN) <br />
''L'Origine du Monde'', proiezione sulla facciata del [[Grand Palais]] in occasione dell'Art Paris Art Fair, Parigi (FRA). Cortese concessione : Louise Alexander Gallery.
* 2013 ''Le metamorfosi del virtuale, 100 anni di arte e libertà'', Officina delle Zattere, [[Venezia]] (ITA)
* 2013 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée d'art moderne, Céret (FRA)
''Turbulences II'', Fondation Boghossian – Villa Empain, Bruxelles (BEL)
* 2012 ''Retrospective Auguste Herbin'', Musée départemental Matisse, [[Le Cateau Cambrésis]] (FRA)
''Mouvement et lumière'', Villa Datris, [[L'Isle-sur-la-Sorgue]] (FRA) <br />
''Turbulences'', Espace culturel Louis Vuitton, Parigi (FRA) <br />
''Picasso to Koons: Artist as Jeweler (cat.)'', Museo Benaki, [[Atene]] (GRC)
* 2011 ''Festival La Novela'', Museo Les Abattoirs, [[Tolosa]] (FRA)
* 2010 ''Manimal'', Museo d'arte contemporanea di Herzliya, [[Herzliya]] (IL)
* 2009 ''Inside, art and science'', Cordoaria, Lisbona (POR)
* 2009 ''Dialogue avec les collections #2 - paysage/vidéo'', Musée d'art di [[Tolone]] (FRA)
* 2008 ''Emoção Art.ficial 4.0'', Stazione della metropolitana Paraiso, Centro Cultural Itaú, San Paolo (BRA)
* 2007 ''Ultra-Nature'', Glow Festival : forum of light in art and architecture, [[Eindhoven]] (NLD)
* 2006 ''Art and playing'', Funsters (cat.), Seoul Arts Center, [[Seoul]] (KOR)
* 2005 ''Digital Paradise (cat.)'', Daejeon Museum of Art Gallery, [[Daejeon]] (KOR)
* 2003 ''Space Art'', Festival Art Outsiders, Maison Européenne de la Photographie, Parigi (FRA)
* 2000 [[Gwangju]] International Biennale (KOR)
* 1999 ''Virtuel Réel'', Espace Paul Ricard, Parigi (FRA)
* 1997 ''Magie der Zahl'', Staatsgalerie, [[Stoccarda]] (DEU)
* 1996 ''La Ville moderne en Europe'', Museum of contemporary art, [[Tokyo]] (JPN)
* 1996 ''La Ville'', [[Centro Georges Pompidou]], Parigi (FRA)
* 1993 ''Excess in the techno-mediacratic society'', Shoshana Wayne Gallery, [[Santa Monica]], CA (USA)
* 1992 ''Variaciones en Gris (cat.)'', Centro Cultural de la Villa, Madrid (SPA)
* 1990 ''Art & publicité 1890-1990'', Centro Georges Pompidou, Parigi (FRA)
* 1988 ''Ateliers 88'', ARC Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
* 1986 ''Trans-culture'', Exit art gallery, New York City, NY (USA)
== Miguel Chevalier nei musei ==
* Musée d'art moderne de la Ville, Parigi (FRA)
* Bibliothèque nationale, Parigi (FRA)
* Fond national d'art contemporain, [[Puteaux]] ( FRA )
* Musée d'art et d'histoire, Belfort (FRA)
* MAC/VAL, museo di arte contemporanea di Val de Marne, [[Vitry-sur-Seine]] (FRA)
* Fundación arte y tecnologia Telefonica de España, Madrid (ESP)
* Museo de arte Àlvar y Carmen T. de Carrillo Gil, Città del Messico (MEX)
* Museo de artes visuales Alejandro Otero, [[Caracas]] (VEN)
* Museo de bellas artes, [[Maracaibo]] (VEN)
* Centre Culturel Itau, San Paolo (BRA)
* Musée de la poste, Parigi (FRA)
* Fondation Clément, [[Martinica]] (MTQ)
== Commissioni pubbliche ==
* 2012 ''Pixels Crossing'', Forum des Halles, Parigi (FRA)
* 2011 ''Pixels Op'Art'', facciata d'immobile, Colmar (FRA)
* 2010 ''Seconde Nature'', piazza d'Arvieux, Marsiglia (FRA). In collaborazione con il designer Charles Bové.
* 2008 ''Fractal Flowers'', banchine sul fiume Cheonggyecheon, Seoul (COR)
* 2007 ''Pixels Crossing'', ospedale Trousseau, Parigi (FRA). In collaborazione con lo studio architettonico Grimaud & Israël.
* ''Ribbon of Life'', nave a vapore della linea Royal Caribbean Cruise, Liberty of the Seas (USA). In collaborazione con il designer Arik Levy.
* 2006 UNICEF ''Mosaic'', UNICEF, New York City (USA)
* 2000 ''Living Networks'', Palais des Congrès, Parigi (FRA). In collaborazione con l'architetto Christian de Portzamparc.
* 1992 ''Massivement parallèle'', ufficio delle imposte, Marsiglia (FRA). In collaborazione con l'architetto Claude Vasconi.
== Note ==
Riga 237 ⟶ 235:
http://vimeo.com/channels/miguelchevalier <br />
https://www.youtube.com/watch?v=wJWp3a1ONvg<br />
https://www.youtube.com/watch?v=hvS1Cr8rD8w
{{Controllo di autorità}}
| |||