Filiberto di Jumièges: differenze tra le versioni

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Nel [[675]], per essersi opposto al ritorno al potere del [[maggiordomo di palazzo]] [[Ebroino]], fu costretto all'esilio: dopo un breve periodo di reclusione, raggiunse [[Poitiers]] dove il vescovo Ansoaldo gli consentì di fondare un nuovo monastero sull'[[isola di Noirmoutier]], al largo delle coste della [[Vandea]], popolata da un gruppo di monaci di Jumièges e divenuta presto importante anche per la produzione di sale.
 
Nel [[684]], morto Ebroino, Filiberto poté finalmente tornare nell'abbazia di Jumièges, ma presto preferì tornare a Noirmoutier, dove si spense l'anno successivo e venne sepolto: le sue reliquie vennero poi traslate a [[Saint-Philibert-de-Grand-Lieu|Déas]], poi a [[Cunault]], a [[Messay]], a [[Saint-PourcainPourçain-sur-Sioule]] e infine a [[Tournus]], dove arrivarono nell'[[875]].
 
Memoria liturgica il [[20 agosto]].