Paul Magès: differenze tra le versioni

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Nel [[1942]] Boulanger pose Magès alla direzione del "Reparto Sviluppo", con l'incarico di studiare nuove soluzioni per i sistemi frenanti e per le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] delle vetture, nell'ottica delle future produzioni "[[Citroën 2CV|TPV]]" (''Très Petite Voiture'') e "[[Citroën DS|VGD]]" (''Vehicule à Grande Diffusion'').
 
Completata con successo la messa in produzione della "[[Citroën 2CV|2CV]]", per la nascente [[Citroën DS]] Magès propone un fantascientifico sistema di gestione delle sospensioni, dello sterzo e dell'impianto frenatefrenante, azionati da una pompa che invia olio in pressione. Il [[Almanacco di Gotha|gotha]] ingegneristico Citroën si mostrò perplesso o scettico, ma l'avveniristica soluzione di Magès venne sostenuta da altri due visionari dell'automobile, [[André Lefèbvre]] e [[Flaminio Bertoni]], responsabili del progetto "VGD", che forti del loro prestigio riuscirono a strappare il consenso a Boulanger per la sperimentazione.
 
I tre iniziarono a lavorare fianco a fianco in quel progetto che a tutti appariva come irrealizzabile, tanto che nell'entourage progettuale Citroën venivano indicati, non senza un pizzico d'ironia, come "[[i tre moschettieri]]". Tra lo scetticismo generale, una "[[Citroën Traction Avant|Traction Avant 11CV]]", modificata con sospensioni idropneumatiche, venne sperimentata sulle strade montane dell'[[Alvernia]] nel giugno [[1948]].