Adam Mickiewicz: differenze tra le versioni

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Nonostante la distanza, Mickiewicz non mitigò i propri rapporti con i Filomati. Al contrario, costituì nel 1820 addirittura un secondo circolo, quello detto dei Filareti, dalle finalità più radicali e patriottiche. Tuttavia, nel 1823, la polizia di Vilnius (capeggiata da [[Nikolay Nikolayevich Novosiltsev]]) scoprì l'attività di questi gruppi segreti e ne arrestò i membri più autorevoli: fra questi vi era naturalmente anche Mickiewicz, che fu scortato e recluso al monastero basiliano di Vilnius alla fine dello stesso anno, o all'inizio del 1824 (le fonti sono discordi sulla datazione precisa). Dopo sei mesi di prigionia, nei quali vennero esaminate le sue attività politiche, e in particolar modo la sua adesione ai Filomati, Mickiewicz fu espulso dalla Lituania ed esiliato in [[Russia]]. Il decreto fu emesso il 22 ottobre 1824; Mickiewicz attraversò il confine russo l'11 novembre 1824, per poi decidere di recarsi a [[San Pietroburgo]], dove arrivò alla fine del mese. In Russia vi restò per cinque anni, durante i quali l'esule Mickiewicz si stabilì a [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[San Pietroburgo]] e [[Odessa]] ([[Crimea]]).<ref name=n695/><ref name="cze218">{{cita|Miłosz|p. 218|Miłosz}}.</ref>
 
Nella Russia di inizio Ottocento ebbe inizio un'intensissima fase di maturazione poetica: a Mickiewicz vennero infatti aperte le porte dei circoli letterari più prestigiosi, dove si distinse per le sue abilità poetiche. Qui strinse amicizia con le più eminenti personalità del tempo: il giornalista [[Henryk Rzewuski]], la pianista [[Maria Szymanowska]], i poeti [[Alexander Pushkin]] e [[Zinaida Aleksandrovna Belosel'skaja]], ma anche il decabrista [[Kondratij Fëdorovič Ryleev]]. I frutti poetici di queste amicizie furono molteplici: in questo quinquennio furono infatti prodotti i ''Sonetti di Crimea'', il poema patriottico ''Konrad Wallenrod'', e la «[[qasidaqaṣīda]]» ''Farys''.<ref name="psb696">{{cita|Wyka|p. 696|Wyka}}.</ref>
 
Fu proprio grazie a questi sodalizi che Mickiewicz riuscì ad abbandonare la Russia, il 15 maggio 1829.<ref name="psb696"/>