Basil Feilding, II conte di Denbigh: differenze tra le versioni

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==Il passaggio alla causa realista==
A partire dal [[1651]], tuttavia, Feilding manifestò un graduale riavvicinamento alla causa realista. Nella petizione che egli presento a [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]] dopo la [[Restaurazione inglese|Restaurazione]], Lord Denbigh afferò di avere offerto i suoi servigi al re quando costui era giunto a Worcester. Nel [[1658]] gli agenti in favore della causa realista contarono su di lui per l'eventuale presa di [[Coventry]]<ref>W. Dunn Macray,''Calendar of the Clarendon State Papers Preserved in the Bodleian Library: 1649-1657'', Londra, 1869-76, Vol.III, pp.392-394</ref>. Con la Restaurazione beneficiò dell'''[[Indemnity and Oblivion Act]]'', con il quale il Parlamento inglese concedeva l'amnistia a tutti coloro che avevano commesso crimini durante la Guerra civile ed il periodo dell' dell’''Interregno'', tranne alcuni tipi di delitti come l'omicidio, la pirateria, la violenza sessuale e la stregoneria; furono esclusi da tale atto anche coloro che avevano firmato l'atto di condanna a morte di Carlo I o erano stati coinvolti in essa. Il [[2 febbraio]] [[1663]] Lord Denbigh venne nominato ''Barone di St.Liz'', reclamando la sua discendenza dalla famiglia dei [[Conte di Northampton|Conti di Northampton]]<ref>Arthur Collins, Sir Egerton Brydges, ''Collins's peerage of England; genealogical, biographical, and historical'', Londra, 1812, Vol.III, p. 274</ref>. Alla sua morte non lasciò eredi diretti, ed il suo titolo passò a suo nipote, figlio del fratello George, I conte di Desmond.
 
==Famiglia==