Walt Disney's Comics and Stories: differenze tra le versioni

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== Storia editoriale ==
Il precursore di WDC era il ''Mickey Mouse Magazine'', pubblicato dal 1933 al 1940. Nel 1940 il ''Mickey Mouse Magazine'' si trasformò in ''Walt Disney's Comics and Stories'', ripartendo dal primo numero; escele storie a puntate ancora in corso nell'ultimo numero del precursore furono completate nel primo numero della nuova testata. Il nome della testata è giustificato dal fatto che conteneva sia fumetti (''Comics'') che racconti illustrati in testo (''Stories''), anche se i primi nel giro di breve tempo presero il sopravvento sui secondi. Il primo numero di WDC esce nell'ottobre [[1940]] e inizialmente contiene solo ristampe di storie sindacate disney (strisce giornaliere e tavole domenicali di Topolino, Paperino e delle Sinfonie Allegre) rimontate, poi inizia man mano a pubblicare storie inedite autoprodotte. La prima storia originale appositamente creata per WDC fu un adattamento di ''The Flying Gauchito'' disegnata da Walt Kelly e pubblicata nel numero 24 dell'agosto 1942. Le ''ten pagers'' di Paperino sceneggiate e disegnate da Carl Barks debuttarono nel 1943. Nel giro di pochi anni le storie realizzate appositamente per la testata presero il sopravvento sulle ristampe di storie sindacate, e a partire dal numero 100 (1949) anche le storie a strisce di Topolino di Gottfredson lasciarono il posto a storie di Topolino autoprodotte, dapprima remake (ridisegnati da Bill Wright) delle stesse storie di Gottfredson, successivamente storie completamente inedite. Nel suo periodo di massimo splendore (anni '50-60), quando la sua tiratura raggiungeva i tre milioni di copie, il giornale aveva la seguente struttura:
*storia di 10 pagine con protagonista [[Paperino]], realizzata da [[Carl Barks]]
*varie storielle su personaggi minori ([[Fratel Coniglietto]], [[Buci]], [[Lupetto (personaggio)|Lupetto]] ecc.)
*storia lunga pubblicata a puntate con protagonista [[Topolino]] (disegnata da [[Paul Murry]] spesso su testi di [[Carl Fallberg]]).
 
Fino al 1984 la testata è stata pubblicata dalla ''Western Publishing''<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/persone/persona/79|titolo=John Morin Bradbury - Jack USA|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-03-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/persone/persona/105|titolo=Andrea Castellan - Casty Italia|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-03-10}}</ref>, poi è passata sotto le gestioni ''Gladstone'' (1986-1990 e 1993-1998), ''Disney Comics'' (1990-1993), ''Gemstone'' (2003-2008) e ''Boom Kids'' (2009-2011). Inizialmente (anni 40) la testata consisteva in 64 pagine di fumetti e di racconti illustrati, successivamente nel corso degli anni 50 si ridusse a 32 pagine. A partire dagli anni '90 e fino al #698 del novembre 2008 era in formato ''prestige'', ovvero conteneva 64 pagine in luogo delle usuali 32, e anche per questo il prezzo era abbastanza elevato (7.99 $). Pubblicava per lo più ristampe di Barks, Gottfredson e molte storie della [[Egmont]], e solo raramente storie italiane (per lo più realizzate da [[Romano Scarpa]]). Per quanto riguarda le storie italiane, degno di nota è il #666 del 2006 che pubblicava per la prima volta negli ''States'' l'italiana ''[[L'Inferno di Topolino]]'' (''Mickey's Inferno''). A fine 2008 la Gemstone cessò di stampare fumetti Disney, e dunque la testata fu costretta a chiudere per alcuni mesi.
 
Nell'estate 2009, tuttavia, la ''Boom Kids'' acquistò i diritti di pubblicazione delle testate disney negli USA e riesumò la testata. Il primo numero della testata sotto la gestione ''Boom Kids'' fu il #699 del settembre 2009. Sotto la gestione ''Boom'' la testata è formata da 24 pagine e costa 2.99 $. Ogni 4 numeri esce un volume speciale che raccoglie le storie dei quattro numeri. Il primo volume (#699-702) contiene la prima parte della saga italiana ''Ultraheroes'' (TL 2726-2734, 2008). Nel gennaio 2010, tuttavia, ''[[Ultraheroes]]'' viene spostato sulla nuova testata ''Disney's hero squad''. A partire dal mese successivo e per tutto il 2010 (#703-714), WDC ha pubblicato quattro storie di produzione italiana realizzate da [[Casty]]. Oltre a questo ha pubblicato come storie secondarie (''back up stories'') due storie italiane suddivise in quattro parti, tre storie brevi statunitensi e una breve brasiliana. La testata contiene anche un angolo della posta all'ultima pagina.
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Il #720 del giugno 2011, però, è stato per quattro anni l'ultimo della testata: infatti la Boom Kids (dal 2011 Kaboom) ha chiuso tutte le testate disney classiche a giugno, mentre ha cessato di pubblicare del tutto i fumetti disney (inclusi quelli ''Disney Afternoon'') nell'ottobre 2011.
 
I diritti per le pubblicazioni Disney sono stati acquisiti nel 2015 da [[IDW Publishing]], che nel luglio 2015 ha riaperto la collana, che ha ora un formato di 40 pagine, ad eccezione del numero 721 che, per celebrare la riapertura della collana, ne ha 48. Inizialmente erano previsti anche dei volumi TPB che avrebbero dovuto raccogliere ognuno tre numeri della testata. Successivamente, al posto dei primi due volumi TPB, si scelse di far uscire un volume speciale che ristampava non solo le storie brevi pubblicate nei numeri 721-726 ma anche le storie già pubblicate nel volume speciale che celebrava il settantacinquesimo anniversario della testata. I primi dodici numeri della gestione IDW contengono come storia principale la storia italiana in dodici puntate ''[[Alla ricerca della pietra zodiacale]]'' (1990), sceneggiata da Bruno Sarda e disegnata da [[Massimo De Vita]] e [[Franco Valussi]] e nota come la storia a fumetti disney più lunga. Come storie secondarie sono state pubblicate alcune brevi olandesi di Paperino e dei paperi in generale realizzate da Milton e Jippes, e alcune storie con i personaggi secondari degli altri universi disney (come Lupetto). Le grandi assenti, per quanto riguarda i primi mesi della nuova gestione della testata, sono le storie della Egmont, che, sotto le gestioni Gladstone, Disney e Gemstone, erano le più esportate. In particolare risaltò almeno inizialmente l'assenza delle brevi storie di Paperino realizzate da William Van Horn per la Egmont, che sotto gli editori precedenti avevano costituito uno dei punti di forza della testata. Successivamente, a partire dal numero 724, ritornarono ad essere pubblicate saltuariamente proprio le storie Egmont. Si dovette però attendere il numero 728 per la pubblicazione di una storia di William Van Horn. Come brevi vengono pubblicate anche alcune ristampe di storie della Western Publishing nonché dello Studio Disney. Con il termine della saga ''Alla ricerca della pietra zodiacale'', ''Walt Disney's Comics and Stories'' ha pubblicato storie di breve o media durata, non a puntate. Dopo il n° 733 di luglio 2016, che ha pubblicato la storia di Casty ''Topolino e la rivolta delle didascalie'', e una breve di William Van Horn, la testata diventa bimestrale, presumibilmente per via delle basse vendite. Con il numero 737, pubblicato nel marzo 2017, il numero di pagine viene diminuito a 32 pagine, a causa dell'aumento del costo della carta. Tuttavia, la riduzione del numero di pagine dura solo due numeri, in quanto, già con il numero 739 in uscita nel luglio 2017, la testata diventa un trimestrale di 48 pagine, alternandosi con la nuova testata ''Donald and Mickey'' (anche loro trimestrali, una sorta di fusione delle testate chiuse ''[[Donald Duck (fumetto)|Donald Duck]]'' e ''[[Mickey Mouse (fumetto)|Mickey Mouse]]'', anch'essa trimestrale) e occasionalmente con speciali stagionali (dalla cadenza più irregolare, ma che vengono pubblicati in alcuni dei mesi in cui non escono nessuna delle due testate). Il nuovo corso della testata è caratterizzato dalla presenza in ogni numero di una storia lunga (tendenzialmente tra le 30 e le 40 pagine) con Paperino o Topolino e una o più brevi riguardanti i personaggi minori.
 
Nel corso del 2018 si sono avuti alcuni ritardi che hanno fatto slittare di diversi mesi l'uscita di molti numeri delle testate Disney della IDW. A partire dal numero 743 (ottobre 2018) WDC cambia titolo (''Disney's Comics and Stories'') e riparte dal numero 1 (probabilmente nel tentativo di risollevarne le vendite spacciando la testata per "nuova"), pur conservando la numerazione "legacy" ("eredità") che tiene conto anche dei 742 numeri precedenti. Dunque la testata presenterà una doppia numerazione.
 
== Editori ==