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Due sono sicuramente i momenti significativi che scandiscono i festeggiamenti: il primo, di carattere prettamente religioso, è la processione solenne di San Vincenzo Ferreri, rivestito a festa con i paramenti ricoperti dai preziosi ex-voto offerti negli anni dai fedeli per grazie ricevute; rito che avviene nella prima serata della domenica, lungo il tradizionale itinerario processionale - il cosiddetto “giru di li santi” - con una partecipazione molto sentita della popolazione locale, che ha una devozione smisurata nei confronti del santo domenicano.
Il secondo, di carattere, oltre che religioso, anche e soprattutto folcloristico, sono le cosiddette “Rigattiate” in onore di San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo, che avvengono nella serata del venerdì e concludono la Festa nella tarda serata della domenica: una processione in corsa che le due confraternite locali, appunto i sangiuvannara e i sammichilara, fanno fare ai loro santi, su vare riccamente addobbate, lungo l'asse viario di corso Garibaldi muovendo dal sagrato della chiesa, il tutto accompagnato dall'esecuzione continua di due marce musicali a ritmo di tarantella, ciascuna in onore di ogni santo, e continui spari di fuochi artificiali, che servono a creare un'atmosfera surriscaldata e di esaltazione, che induce i fedeli a continui incitamenti ed invocazioni nei confronti del proprio santo. Tali confraternite fanno a gara, nel corso degli anni, a chi riesce meglio nel festeggiare il proprio santo e tale rivalità, a incominciare dai primi anni sessanta, ha spostato la sua peculiarità nell'esecuzione, a fine festeggiamenti, di giochi pirotecnici che hanno assunto nel corso degli anni un sempre maggiore spessore, con l'esecuzione di essi da parte dei migliori pirotecnici della penisola.
== Geografia antropica ==
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