Momus: differenze tra le versioni

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===Giornalismo===
Momus ha scritto per le riviste ''[[Wired]]'', ''[[Vice (rivista)|Vice]]'', ''[[Index Magazine]]'', ''[[AIGA Voice]]'', ''[[032c]]'' e [[Design Observer]] ed è stato anche un istruttore ospite per progetti artistico-sonori dapprima con gli studenti della [[Future University Hakodate|Future University]] a [[Hakodate]], [[Hokkaidō]], durante i primi mesi del 2005, e poi presso il centro ricerche della Fabrica, patrocinata dalla [[Benetton Group]], vicino [[Venezia]]. Nel 2006 ha partecipato alla [[Whitney Biennial]] a [[New York City]] come «guida turistica inaffidabile» per i visitatori della mostra. Ha tenuto un blog online documentando la sua esperienza quotidiana, filosofica e feticista.
 
Nel 1991 ha detto «In the future everyone will be famous for fifteen people», che è poi divenuta il [[fenomeno di internet|meme]] «On the web, everyone will be famous to fifteen people».<ref name="fifteen-people">{{cita web | titolo = Pop Stars? Nein danke! In the future everyone will be famous for fifteen people... | autore= Momus | url = http://imomus.com/index499.html | data= 1991 |sito=imomus.com |editore=Grimsby Fishmarket |accesso=17 gennaio 2018 |lingua=en}}</ref> Si tratta di una parodia della celebre predizione di [[Andy Warhol]] [[15 minutes of fame|«In the future, everyone will be famous for fifteen minutes»]].