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== Biografia ==
Paul Thomas Anderson nasce il 26 giugno [[1970]] a [[Studio City]], in [[California]], figlio del doppiatore ed intrattenitore [[Ernie Anderson]] e della sua seconda moglie Edwina Gough.<ref name="waxman84">{{Cita|Waxman 2005|p. 84}}</ref><ref name=ghoulardi>{{cita web|cognome=Luttermoser|nome=John|titolo='There Will Be Blood' comes out on video Tuesday|sito=Cleveland.com|data=5 aprile 2008|url=http://www.cleveland.com/movies/index.ssf/2008/04/there_will_be_blood_comes_out.html|accesso=28 settembre 2010|lingua=en}}</ref> Cresce nella [[San Fernando Valley]] e, mentre vive in modo molto negativo il rapporto con la madre, che ha descritto come una persona "per niente piacevole o comprensiva", si affeziona fortemente al padre, una figura eccentrica e anti autoritaria che lo incoraggia fin da bambino a perseguire una carriera artistica.<ref name=rebelsxii>{{Cita|Waxman 2005|p. XII-XIII}}</ref><ref>{{Cita|Waxman 2005|p. 83-85}}</ref><ref name=nytimes2/> Anderson rimane affascinato dal mondo del [[cinema]], tanto da decidere immediatamente di voler diventare un [[regista]] e da non considerare mai alcun altro tipo di carriera.<ref name=time1/><ref name=nytimes3/><ref name=esquire/><ref name=beauty73/>
Realizza la sua prima ripresa (aiutato dal padre) all'età otto anni e a dodici inizia a girare autonomamente, utilizzando una videocamera [[Betamax]] regalatagli da Ernie.<ref name=portmagazine/><ref name=nytimes3/> Durante l'adolescenza, inizia a girare su [[Pellicola cinematografica|pellicola]], scrivendo e dirigendo una serie di numerosi cortometraggi in [[8 millimetri|8mm]] e [[16 millimetri|16mm]] con una videocamera [[Bolex]] e i suoi amici come [[cast]] e [[troupe]].<ref name=time1/><ref name=latimes>{{cita news|cognome=McKenna|nome=Kristine|titolo=Knows It When He Sees It|pubblicazione=[[Los Angeles Times]]|data=12 ottobre 1997|url=http://articles.latimes.com/print/1997/oct/12/entertainment/ca-41788|accesso=21 maggio 2011|lingua=en}}</ref> Nel frattempo, studia [[Regia cinematografica|regia]] da autodidatta, servendosi del commento audio fornito dai suoi registi preferiti nelle edizioni [[Laserdisc]] dei loro film.<ref name=rebelsxii/><ref name=beauty73/><ref name=latimes/> [[Cinefilo]] incallito, bazzica spesso luoghi come il vicino [[CBS Studio Center]] o gli studi della [[Warner Bros.]] a [[Sunset Boulevard]], dove assiste in prima persona ai meccanismi della produzione cinematografica e incontra i suoi registi preferiti.<ref name=esquire/>
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Mentre lavora come assistente di produzione in un film TV, conosce [[Philip Baker Hall]], uno dei suoi attori preferiti, a cui propone di recitare in un suo progetto.<ref name=esquire/> Anderson aveva infatti scritto un altro cortometraggio, che, ritenendo che l'esperienza all'università avesse trasformato la sua passione per il cinema in qualcosa di "noioso e scolastico",<ref name=melbourne>{{YouTube|lingua=en|data=14 novembre 2012|titolo=Paul Thomas Anderson Q&A – The Master|id=-_A4pqo5WE8#t=20m34s|accesso=22 giugno 2017}}</ref> a suo dire avrebbe funto da proprio college.<ref name=esquire/><ref name=ebertqa>{{cita news|autore=[[Roger Ebert]]|titolo=Director's talent makes 'Boogie' fever infectious|pubblicazione=[[Chicago Sun-Times]]||sito=rogerebert.com|data=19 ottobre 1997|url=http://rogerebert.suntimes.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/19971019/PEOPLE/10010341|accesso=21 maggio 2011|lingua=en}}</ref> Per finanziare il progetto, Anderson raccoglie un [[budget]] di 20mila dollari, messi su [[Gioco d'azzardo|giocando d'azzardo]], attraverso i soldi della [[carta di credito]] della sua fidanzata e attraverso i soldi della quota di iscrizione riavuti indietro dalla NYU.<ref name=ebertqa/>
Il cortometraggio, intitolato ''[[Cigarettes & Coffee]]'', è un dramma incentrato sulle vicende di alcune persone che si intrecciano attraverso il viaggio di una [[banconota]] da venti dollari.<ref name=esquire/><ref name=latimes/><ref name=rebels87>{{Cita|Waxman 2005|p. 87}}</ref> Presentato al [[Sundance Film Festival]] 1993 nella sezione dedicata ai cortometraggi, riscuote un certo successo.<ref name=esquire/><ref name=latimes/> Invitato a partecipare al [[Sundance Institute#Sundance Feature Film Program|Sundance Feature Film Program]],<ref name=esquire/><ref name=latimes/><ref name=rebels87/> Anderson affina le sue tecniche come cineasta sotto la guida dei registi [[Michael Caton-Jones]] e [[Frank Oz]] e dello sceneggiatore [[Richard LaGravenese]].<ref name=nytimes3/> Lì, viene notato dalla casa di produzione [[Rysher Entertainment]], con cui sigla un accordo per dirigere il suo primo lungometraggio.<ref name=nytimes3>{{cita news|cognome=Rochlin|nome=Margy|titolo=FILM; The Innocent Approach to an Adult Opus|editore=[[The New York Times Company]]|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=12 ottobre 1997|url=https://www.nytimes.com/1997/10/12/movies/film-the-innocent-approach-to-an-adult-opus.html?pagewanted=all&src=pm|accesso=7 aprile 2011|lingua=en}}</ref>
Nel 1996, Anderson esordisce alla regia di un lungometraggio scrivendo e dirigendo ''[[Sydney (film)|Sydney]]'', un thriller [[neo-noir]] interpretato da Philip Baker Hall, [[John C. Reilly]], [[Gwyneth Paltrow]] e [[Samuel L. Jackson]]. Ambientato tra [[Las Vegas]] e [[Reno (Nevada)|Reno]], il film racconta di un attempato giocatore d'azzardo che prende sotto la sua ala protettrice un giovane sbandato, innamoratosi di una prostituta.
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== Influenze ==
Così come il collega e grande amico [[Quentin Tarantino]], Anderson fa parte di una generazione di cineasti che non ha imparato a fare cinema nelle scuole ma guardando migliaia di film in [[home video]] accompagnati dal commento audio del regista, fattore che gli ha fornito una conoscenza enciclopedica della tecnica e della cultura cinematografica.<ref name=rebelsxii/><ref name=beauty73>{{Cita|Johnston 2004|p. 73–74}}</ref><ref name=latimes/> Il suo cinema è influenzato soprattutto dal lavoro di [[Stanley Kubrick]], [[Robert Altman]], [[Martin Scorsese]], [[Jonathan Demme]], [[Orson Welles]] e [[Max Ophüls]].<ref name=time1>{{cita news|titolo=Transcript: Paul Thomas Anderson 12/16/99|sito=[[Time (rivista)|Time.com]]|editore=[[Time Inc.]]|data=16 dicembre 1999|url=http://www.time.com/time/community/transcripts/1999/121699anderson.html|accesso=26 febbraio 2011|dataarchivio=29 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110629014158/http://www.time.com/time/community/transcripts/1999/121699anderson.html|lingua=en}}</ref><ref name=book1/><ref name=sense2>{{cita pubblicazione|cognome=King|nome=Cubie|titolo=Punch Drunk Love: The Budding of an Auteur|rivista=Senses of Cinema|numero=35|anno=2005|url=http://sensesofcinema.com/2005/feature-articles/pt_anderson/|accesso=24 settembre 2010|lingua=en}}</ref>
Oltre che dall'ambiente dello [[showbusiness]] con cui viene in contatto grazie al padre, Anderson è influenzato nella sua scelta dal [[cinema pornografico]] statunitense, la cui industria raggiunge l'apice proprio nella Valley durante gli [[Anni 1970|anni settanta]]; Anderson sostiene di aver visto il suo primo film porno, ''[[The Opening of Misty Beethoven]]'', all'età di nove anni ed si è dichiarato un fervente ammiratore del lato artistico del cinema porno "classico", a suo dire ucciso dall'avvento del [[digitale]] in sfavore della [[pellicola]].<ref name="oral"/><ref>{{cita web|url=http://www.indiewire.com/1997/10/an-interview-with-paul-thomas-anderson-director-of-boogie-nights-83371/|titolo=An Interview with Paul Thomas Anderson, Director of “Boogie Nights”|sito=Indiewire|data=31 ottobre 1997|accesso=21 aprile 2017|autore=Mark Rabinowitz|lingua=en}}</ref>
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