Attilio Prevost (ingegnere): differenze tra le versioni

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Nel 1960 Attilio Prevost Jr., stimolato dalla conoscenza acquisita con le moviole dei sistemi di laboratorio, prende l'allora non facile decisione di inserire in produzione anche un [[proiettore cinematografico]] professionale a [[croce di malta]] anche per il formato 16mm. Da questo momento le Officine Prevost saranno l'unica industria italiana, e una delle due uniche a livello mondiale, ad avere in produzione proiettori professionali per tutti formati di pellicola esistenti.
 
=== La collaborazione con la Zeiss ===
La [[Carl Zeiss (azienda)|Zeiss]], negli anni 60, allora la più prestigiosa industria cinematografica tedesca, aveva stipulato un accordo con la Prevost per la produzione personalizzata di un modello di proiettore 16mm a croce di malta, che veniva poi venduto con il marchio Zeiss in alcuni mercati (soprattutto del Nord America e del Nord Europa).
Tra l'ingegner Gruber della Zeiss e l'Ingegner Attilio Jr. si instaurò rapidamente un forte rapporto di reciproca stima professionale e di amicizia. Ne seguirono anni di collaborazione e reciproca soddisfazione che culminarono con la selezione da parte della Zeiss del proiettore Prevost P70, che completava la loro gamma di produzione allora mancante di un proiettore 70mm. Il proiettore Prevost P70, marcato Zeiss Favorit, venne distribuito dalla Zeiss in grande numero in tutto il mondo, compreso, nel 1969, nel rinnovato [[Ziegfield Theatre]] di [[New York]]<ref> Kurt Michel, Herbert Tümmel, Die Wissenschaftliche und Angewandte Photographie - ISBN 978-3-7091-8312-0 (Print) 978-3-7091-8311-3 (Online)</ref>, con i suoi 1100 posti uno dei cinema più grandi d'America, poi utilizzato per molte prime mondiali fra le quali, nel novembre del 77, quella di ''[[Incontri ravvicinati del terzo tipo]]'' di [[Steven Spielberg]].