Mario Pezzella: differenze tra le versioni
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== Pensiero ==
Il pensiero di [[Walter Benjamin]] e quello di [[Guy Debord]] sono punti di riferimento costanti del suo lavoro. Inizialmente ha studiato la persistenza delle forme del mito all’interno della modernità (e in tal senso si è occupato di J. J. Bachofen, traducendo e introducendo ''Il simbolismo funerario degli antichi'', col sostegno del Warburg Institut di Londra). L’intersezione tra mondo mitico e modernità estrema lo porta a interessarsi della poesia e del pensiero di [[Friedrich Hölderlin]] e della [[Scuola di Francoforte]]. Vicino alla tradizione del pensiero dialettico, apprezza soprattutto la versione esistenziale che ne viene data nella filosofia francese degli anni Trenta e Quaranta, dopo i seminari di [[Alexandre Kojève|Kojève]] su [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]; di Benjamin considera soprattutto la polarità tra immagine di sogno e immagine dialettica, che utilizza come strumento interpretativo di opere cinematografiche e letterarie (cfr. i libri ''La memoria del possibile'' e ''Insorgenze''). Per Pezzella lo ''spettacolo'' –nella formulazione teorica che ne ha dato [[Guy Debord]]- è la forma di vita dominante del capitalismo attuale, in particolare della sua industria culturale e del cinema. Secondo la terminologia usata nel libro ''estetica del cinema'', egli distingue gli stereotipi spettacolari dalle forme critiche-espressive. Più di recente si è interessato all’intersezione fra tematiche politiche e psicoanalitiche: la dialettica del riconoscimento, la formazione della soggettività nel capitalismo attuale, l’incidenza dei traumi storici collettivi sulla psiche individuale (cfr. il libro ''La voce minima''). Ha tradotto e introdotto in Italia il pensiero politico di Miguel Abensour, con cui condivide la rivalutazione del pensiero utopico e la rivalutazione del socialismo come prospettiva politica alternativa al populismo. Collabora alla redazione e all’edizione dei volumi di ''Altro Novecento. Comunismo eretico e pensiero critico'', per cura della [[Fondazione Micheletti]] di Brescia.
== Opere principali ==
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