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== Patrimonio ==
[[File:Pergamena.jpg|miniatura|336x336px|ASSO, Pergamene sciolte, Archivio notarile, ''Memoria della consacrazione della chiesa di Santa Eufemia di Teglio'' (copia quattrocentesca di un originale del 1117)]]
Il patrimonio documentario conservato nell'Archivio di Stato di Sondrio occupa circa seimila metri lineari di scaffalature<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviodistatosondrio.beniculturali.it/index.php?it/145/patrimonio-documentario|titolo=Patrimonio documentario|sito=www.archiviodistatosondrio.beniculturali.it|data=2017-07-09|lingua=it|accesso=2018-02-13}}</ref>.
Seguendo la descrizione riportata nella ''Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani''<ref>{{Cita web|url=http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/findex_guida|titolo=Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani}}</ref> si elencano i seguenti fondi:
I. Antichi Regimi: Pretura di [[Chiavenna]] (1818-1858), Pretura di [[Sondrio]] (1818-1858), Pretura di [[Ponte in Valtellina|Ponte]] (1818-1858);
II. Stato Italiano: [[Prefettura (Italia)|Prefettura]] di Sondrio (dal 1856-1963), Ufficio distrettuale delle imposte dirette di Sondrio (1961-1974), Tesoreria provinciale (1898-1913 e 1918-1929), Ufficio di leva di Sondrio (classi 1860-1939), Distretto militare di Sondrio (classi 1876-1945), Pretura di Chiavenna (1859-1930), [[Tribunale]] di Sondrio (1864-1928), [[Corte d'assise (Italia)|Corte d'assise]] di Sondrio (1862-1868);
III. Archivi non periodizzabili: Atti dei notai (1321-1886), catasti: estimo [[Cantone dei Grigioni|grigione]] (1507-1853), catasto delle comunità (1773-1853 con annotazioni sino al 1856), catasto [[Regno Lombardo-Veneto|lombardo-veneto]] (1853-1940), Ospedale Civile di Sondrio (1821-1953), Ente comunale di assistenza di Sondrio (1937-1979), Santuario della Madonna di [[Tirano]] (26 [[Pergamena|pergamene]] datate 1485-1671 e documenti cartacei).
Archivi di famiglie e di persone: sezione particolarmente ricca, conserva documenti delle famiglie valtellinesi più illustri (XIII-XX secolo) come, ad esempio, la famiglia Delfini (1702-1802), i Donegani di Monte Stelvio (1773-1910), i Ninatti di [[Villa di Tirano]] (1683-1919), l'archivio Visconti Venosta (1266-1890), le carte di Angeloantonio Bianchi (1939-1947) relative al [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] e alla [[Resistenza italiana|lotta partigiana]].
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[[File:Trattatello sulle vacche.jpg|sinistra|miniatura|382x382px|ASSO, Pergamene di Grosotto, ''Trattatello sulle vacche'' (secolo XIX)]]
Il documento più antico conservato nel fondo notarile è un istrumento di donazione più dote rogato nel 1254 dal notaio Giovanni de Cerveno.<ref>{{Cita web|url=http://www.archivi-sias.it/scheda_pergamene.asp?FiltraPergamene=990000001|titolo=Dotis et Pactum de non petendo seu de non acquirendo (1254)}}</ref>
Considerando anche i documenti non originali, la pergamena più antica è una rielaborazione quattrocentesca in forma di memoriale della consacrazione della chiesta di Santa Eufemia di [[Teglio]] del 1117, destinata alla conservazione esposta.
Tra le pergamene di [[Grosotto]], acquistate dal [[Ministero dell'interno|Ministero dell'Interno]] nel 1958, si trova un curioso documento: è il cosiddetto "Trattatello sulle vacche", probabilmente un compendio della prima metà dell'Ottocento dell'opera di François Guénon ''Traité des vaches laitières''<ref>{{Cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65811735/f1.item.zoom|titolo=Traité des vaches latières}}</ref> (1838). È scritto sul verso di una [[pergamena]] del secolo XVI e rappresenta un'interessante fonte sulla storia della [[Zootecnica|zootecnia]] del secolo XIX. Nella breve premessa si legge: "Il pregio delle razze e la bellezza delle forme sono generalmente indizi di buona qualità delle vacche..."
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