Keith Haring: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 24:
Terminati gli studi secondari nel 1976, Haring si iscrisse all'Ivy School of Professional Art di [[Pittsburgh]], dove - persuaso dai genitori - iniziò a frequentare le lezioni di grafica pubblicitaria. Ben presto, però, il giovane Keith capì che non era quella la sua strada, e abbandonò il corso dopo due semestri; con l'allontanamento dagli studi accademici affrontò un periodo di nera miseria e di attività spuria buona a ''toutfaire''. L'elasticità d'orario di questi mestieri (importante quello di cuoco in una caffetteria, dove espose per la prima volta i suoi disegni) gli permise di fare copiose letture: proprio in questi anni, infatti, Haring divorava le opere monografiche su [[Jean Dubuffet]], [[Stuart Davis (pittore)|Stuart Davis]], [[Jackson Pollock]], [[Paul Klee]], [[Alfonso Ossorio]] e [[Mark Tobey]]. Nel 1977, poi, entrò a contatto con un artista che gli suscitò una grande emozione, e la «nuova spinta e confidenza» necessaria per assecondare la propria vocazione: si tratta di [[Pierre Alechinsky]], in quell'anno protagonista di una mostra al museo d'arte di Pittsburgh. Giusto un anno dopo Haring, forte della conoscenza estremamente variegata raggiunta nel campo dell'arte, organizzò la sua prima mostra personale, riscuotendo un successo furioso.<ref>{{cita|Kolossa|p. 12|AK}}.</ref> Nel 1979 stringe amicizia con un artista emergente di Brooklyn: [[Jean-Michel Basquiat]], col quale rimase amico fino alla morte di quest'ultimo avvenuta due anni prima della sua.
[[File:Dortmund Keith Haring.jpg|thumb|{{citazione|All'inizio la mia firma fu un animale che diventò sempre più simile a un cane|Keith Haring<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_126110832.html|accesso=25 luglio 2016|editore=Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|titolo=Keith Haring: il murale di Milwaukee}}</ref>}}
=== L'astro newyorkese della ''street art'' ===
Riga 37:
{{citazione|Un giorno, viaggiando in metropolitana, ho visto un pannello che doveva contenere un messaggio pubblicitario. Ho capito subito che quello era lo spazio più appropriato per disegnare. Sono risalito in strada fino ad una cartoleria e ho comprato una confezione di gessetti bianchi, sono tornato in metropolitana e ho fatto un disegno su quel pannello. Era perfetto, soffice su carta nera; il gesso vi disegnava sopra con estrema facilità|Keith Haring<ref>{{cita web|accesso=25 luglio 2016|titolo=To New York|url=http://www.haring.com/!/about-haring/to-new-york#.V5aGVvkrK70|editore=The Keith Haring Foundation}}</ref>|One day, riding the subway, I saw this empty black panel where an advertisement was supposed to go. I immediately realized that this was the perfect place to draw. I went back above ground to a card shop and bought a box of white chalk, went back down and did a drawing on it. It was perfect – soft black paper; chalk drew on it really easily|lingua=en}}
Intanto, Haring iniziò ad acquistare una fama sempre più solida, confermata dal successo riscosso dalla mostra personale che organizzò nell'ottobre 1982 con la collaborazione del gallerista Tony Shafrazi: all'evento, accompagnato per la prima volta da un catalogo, presenziarono [[Roy Lichtenstein]], [[Robert Rauschenberg]], [[Francesco Clemente]], [[Sol LeWitt]] e [[Richard Serra]].<ref>{{cita|Kolossa|p. 30|AK}}.</ref> L'esibizione arricchì notevolmente la fama di Haring, ormai divenuto noto anche in [[Europa]]: in questo periodo l'artista espose in Francia al [[
Haring consacrò definitivamente il proprio talento nell'aprile del 1986 con l'inaugurazione a [[SoHo (New York)|SoHo]] del Pop Shop; si tratta di un punto vendita di gadget e magliette ritraenti le sue opere, così da mettere il proprio operato a disposizione di tutti.
[[File:Chiesa di sant'antonio, pisa, lato.JPG|thumb|''[[Tuttomondo]]'' (1989), [[chiesa di Sant'Antonio abate (Pisa)|convento di Sant'Antonio]], Pisa
=== L'AIDS e la morte ===
Riga 61:
== Impegno politico ==
Nel corso della sua vita, Haring veicolò numerosi messaggi politici tramite la sua arte. Mentre si trovava a New York, era sua abitudine ritagliare titoli di giornale e formare dei collage di carattere ironico e dissacrante, riguardanti spesso personaggi pubblici come Reagan e il papa, che poi fotocopiava e incollava per strada.
Lavorò anche in ambiti umanitari, dedicando molte sue opere a ospedali, organizzazioni di beneficenza e orfanotrofi.
== Note ==
Riga 76:
* [[Jean-Michel Basquiat]]
* [[Graffitismo]]
* [[AIDS]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q
== Collegamenti esterni ==
| |||