Coldirodi: differenze tra le versioni
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[[File:Chiesa Parrocchia di San Sebastiano Martire.jpg|thumb|Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano Martire di Coldirodi]]La [[parrocchia]] [[Chiesa Cattolica|cattolica]] di Coldirodi è dedicata a [[San Sebastiano]] Martire. La chiesa all'inizio della sua fondazione avvenuta nel 1319 era una semplice cappella attaccata ad altre case, era strutturata diversamente: l'altare maggiore era posto a Est e la parete finale era a Ovest, quindi invece di essere verticale come quella d'oggi era orizzontale e l'entrata era laterale sempre nella posizione dell'attuale ma senza facciata, l'antico campanile si ergeva dove oggi è presente il battistero della parrocchia. Questa primitiva chiesa divenne presto insufficiente per contenere la popolazione che aumentava man mano, perciò fu sottoposta a lavori di totale rifacimento iniziati il 26 giugno 1616 con la posa della prima pietra; venne ricostruita ed ingrandita notevolmente, dandogli la forma che si vede oggi. I lavori furono terminati definitivamente con la benedizione il 6 gennaio 1628. Nei decenni a seguire i collantini continuarono ad abbellire la chiesa e vollero che fosse trasformata da chiesa romanica in edificio dalle tipiche caratteristiche barocche. Dopo la separazione da Sanremo nel 1753 si intrapresero grandi opere di ampliamento della chiesa, nel 1758 si diede inizio alla demolizione delle case situate dietro per la costruzione dell'abside destinato per il coro e il presbiterio, quindi fu allungata sul retro. L'ingrandimento della chiesa rese necessari addobbi e ornamenti più ricchi e sontuosi, cosicché il comune tra il 1764 e il 1769 spese 3682 lire per l'acquisto dell'organo, di una croce in argento per le processioni, di lampade e di un reliquiario dei santi Ignazio e Sebastiano. Negli anni successivi continuarono vari acquisti per tappezzerie destinate all'addobbo delle pareti in occasione delle varie festività.
Nell'ottobre del 1772 giunse da Roma il corpo del martire San Fortunato, un protomartire delle catacombe romane, in un primo momento venne depositato
La parrocchiale è dotata anche di un pregevole organo, costruito da Natale Marelli di Milano, nel 1910 posto nella cantoria lignea sopra l'ingresso principale all'interno di una cassa inserita in un'altra preesistente risalente al 700, dipinta, decorata e munita di portelle. Di notevole rilievo, infine, è il Cristo Morto, pezzo ligneo del 600 di autore anonimo.
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