Utente:Anthos/sandbox1: differenze tra le versioni

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La galleria nella quale avvenne lo scontro è lunga circa 150 m ed è in curva. Il treno viaggiatori aveva circa 15 minuti di ritardo sul previsto; il treno merci, anch'esso in ritardo, era stato inviato come OL: viaggiavano quindi ambedue ad una velocità prossima alla massima consentita dalla linea, in quel tratto di 90 km/h.
 
In seguito al violentissimo impatto frontale i due locomotori si incastrarono l'uno nell'altro; alcune cisterne del treno merci cariche di catrame si sfasciarono rovesciando il liquido nel tunnel. I soccorsi si rivelarono difficili a causa delle esalazioni degli idrocarburi usciti dai carri cisterna che rischiavano di innescare esplosioni o incendi e che provocarono l'intossicazione di sette vigili del fuoco<ref name="stampasera"/>.
L'urto fece tremare le case circostanti svegliando molti degli abitanti che superato il primo sgomento si resero presto conto delll'incidente e cominciarono ad accorrere sul posto soccorrendo chi potevano. Intanto alcune cisterne del treno merci cariche di idrocarburi pesanti sfasciatesi iniziarono a rovesciare il denso liquido nel tunnel. Giunsero sul posto, personale medico e operatori del vicino ospedale di Barcellona, oltre a vigili del fuoco e personale della vicina raffineria. I soccorsi si rivelarono subito difficili a causa delle esalazioni degli idrocarburi che rischiavano di innescare esplosioni o incendi impedendo l'uso della fiamma ossidrica e che provocarono l'intossicazione di sette vigili del fuoco<ref name="stampasera"/>.
 
MentreFu inecessario vigilifar lavoravanogiungere fu necessariosul impiegareposto delle macchine dotate di ventilatori per immettere aria nella galleria ed espellere i gas tossici<ref name="senato">{{cita|Senato|pp. 8533-8534|senato}}</ref>. Poco per volta venivano raggiunti i vagoni dove si trovavano i passeggeri feriti. Nessuno di essi era grave: la maggior parte aveva riportato soltanto contusioni in seguito all'urto contro le pareti<ref name="stampasera"/>. Nelle ore seguenti giungevano prima da Messina e poi da Palermo i treni con carro soccorso con attrezzature adatte<ref name="senato"/>. I soccorsi proseguirono per tutto il giorno ma fino al pomeriggio vi erano ancora circa sessanta viaggiatori nella galleria che non potevano uscire in quanto il catrame raggiungeva l'altezza dì mezzo metro. Solo durante la notte furono tutti portati all'aperto<ref name="stampasera"/>.
 
Il 17 giugno, nel pomeriggio, scoppiò un incendio all'interno della galleria e durò fino alle ore 3:00 del giorno dopo complicando il lavoro dei soccorritori che, solo dopo avere spento le fiamme e con le tute antifuoco, riuscirono a raggiungere i locomotori e a ricuperare i resti carbonizzati dei macchinisti dell'accelerato<ref name="lastampa"/>.