Gianna Preda: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Luminose saranno le sorti dei pasolinidi d'Italia. Già si avvertono i segni delle fortune di coloro che hanno scoperto troppo tardi il vantaggio di essere pasolinidi. E se qualcuno non vi porrà rimedio, prima o poi questi campioni dell'antifascismo capovolto e della resistenza alle antiche regole, li avremo tutti alle spalle. E non sarà comodo, dico io, non sarà per nulla comodo, finché ci ostineremo a pensare alla battaglia politica come ad uno scontro faccia a faccia.}}
 
Politicamente di destra (ma con autonomia di giudizio), anticlericale, anticonformista e decisamente anticomunista, ironica e tagliente, ha rapporti di amicizia con Umberto Terracini, Alfonso Gatto (suo ex professore al liceo), Sandro Pertini e Ruggero Zangrandi, nelle elezioni del 1963 scrive dépliant per il PLI di Malagodi e nel 1973 s'iscrive al MSI perché estimatrice di [[Giorgio Almirante]], per poi dimettersi poco dopo perché, essendo favorevole al divorzio e all'aborto, è contraria alla linea del partito. Nel corso degli anni sessanta si è distinta per le inchieste sul malcostume della classe politica italiana e per le interviste spesso clamorose; il 30 dicembre [[1965]] il resoconto di un suo colloquio con [[Giorgio La Pira]]<ref>{{citaCita newslibro|nome=Aldo|cognome=Grandi|titolo=Almirante| url=httphttps://ricercabooks.repubblicagoogle.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/01/31/guardabooks?id=4JxHBQAAQBAJ&pg=PT378&dq=gianna+preda&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG_O2nuczZAhVLyaQKHXvfDyc4ChDoAQgxMAI#v=onepage&q&f=false|accesso=2018-chi03-in02|data=2014-casa11-del-ministro.html11| pubblicazioneeditore=Sperling La& RepubblicaKupfer| titololingua=it|ISBN=9788820091811}}</ref> GuardaSu chiAlmirante c'èdiede ingiudizi casasprezzanti:<ref>{{Cita del ministrolibro|nome=Aldo|cognome=Grandi|titolo=Almirante|url=https://books.google.it/books?id=4JxHBQAAQBAJ&pg=PT378&dq=gianna+preda&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG_O2nuczZAhVLyaQKHXvfDyc4ChDoAQgxMAI#v=onepage&q&f=false|accesso=2018-03-02| data= 31 gennaio 20082014-11-11| autoreeditore=Sperling Nello& AjelloKupfer| accessolingua=18 giugno 2015it|ISBN=9788820091811}}</ref>, propiziato dalla moglie di [[Amintore Fanfani]] ed effettuato in casa di Fanfani che all'epoca è ministro degli Esteri e presidente dell'assemblea dell'Onu, porterà alle dimissioni dell'uomo politico democristiano.
 
{{Citazione|Almirante? Io non parlerei di doppiopetto. Direi piuttosto che pur essendo un grande "piazzista" della sua politica, è un "pendolare ideologico", uno, cioè, che a seconda delle sedi in cui parla dei giornali in cui esprime le sue idee, dice certe cose e poi le nega dicendo il contrario delle stesse cose. Il mito di Almirante? Esiste per una fascia della base: una fascia passionale e irrazionale e convinta che la destra debba avere un suo Duce, e che la politica debba essere un fatto sentimentale e nostalgico. Il guaio più grosso è che Almirante crede nel proprio mito e provvede ad alimentarlo. Per fare un solo esempio: nella sottoscrizione per l'autofinanziamento del Msi, in corso sul 'Secolo', figurano nomi di persone che offrono due, tre o cinquemila lire non "per il partito" ma "per Almirante". Una maniera così scoperta di "automitizzazione" non si era mai vista, nemmeno sui fogli marxisti.}}
 
Sempre su di lui disse: «da quando Almirante ha i soldi, le donne e le scarpe di coccodrillo giallo, si è montato la testa».<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni|cognome=Minoli|nome2=Piero A.|cognome2=Corsini|titolo=La storia sono loro|url=https://books.google.it/books?id=clu0Gq3vvXIC&pg=PT74&dq=gianna+preda&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG_O2nuczZAhVLyaQKHXvfDyc4ChDoAQglMAA#v=onepage&q=gianna%20preda&f=false|accesso=2018-03-02|data=2010-11-19|editore=Rizzoli|lingua=it|ISBN=9788858613450}}</ref>
 
Nel corso degli anni sessanta si è distinta per le inchieste sul malcostume della classe politica italiana e per le interviste spesso clamorose; il 30 dicembre [[1965]] il resoconto di un suo colloquio con [[Giorgio La Pira]]<ref>{{cita news| url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/01/31/guarda-chi-in-casa-del-ministro.html| pubblicazione= La Repubblica| titolo= Guarda chi c'è in casa del ministro| data= 31 gennaio 2008| autore= Nello Ajello| accesso=18 giugno 2015}}</ref>, propiziato dalla moglie di [[Amintore Fanfani]] ed effettuato in casa di Fanfani che all'epoca è ministro degli Esteri e presidente dell'assemblea dell'Onu, porterà alle dimissioni dell'uomo politico democristiano.
 
Gianna Preda scrisse inoltre cinque sceneggiature cinematografiche (tra cui quella de ''[[Il cantante misterioso]]'' con [[Luciano Tajoli]]) e i testi di spettacoli satirici per [[Oreste Lionello]] e [[Luciano Cirri]].<ref name=Tre/> Aiutò [[Giovannino Guareschi]] minato da un infarto per la realizzazione del film ''La Rabbia'',<ref>{{Cita libro|nome=Guido|cognome=Conti|titolo=Giovannino Guareschi: biografia di uno scrittore|url=https://books.google.it/books?id=rSFoAAAAMAAJ&q=Pasolini+gianna+preda&dq=Pasolini+gianna+preda&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi0oPn4tszZAhWI_qQKHZ7rATc4ChDoAQhQMAg|accesso=2018-03-02|data=2008|editore=Rizzoli|lingua=it|ISBN=9788817019491}}</ref> diviso in due parti: la prima curata da Pier Paolo Pasolini, la seconda da Guareschi. Il film, essenzialmente un documentario in bianco e nero che si rivelerà un flop e verrà subito ritirato dalle sale, generò molte polemiche.<ref>{{Cita libro|nome=Guido|cognome=Conti|titolo=Giovannino Guareschi: biografia di uno scrittore|url=https://books.google.it/books?id=rSFoAAAAMAAJ&q=Pasolini+gianna+preda&dq=Pasolini+gianna+preda&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi0oPn4tszZAhWI_qQKHZ7rATc4ChDoAQhQMAg|accesso=2018-03-02|data=2008|editore=Rizzoli|lingua=it|p=|citazione=Pasolini, dopo averlo visionato, dichiarò di volerlo ritirare denunciando Guareschi di essere fascista.|ISBN=9788817019491}}</ref>