Francesco Leone: differenze tra le versioni
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== Il primo periodo di lotta antifascista ==
Leone si schiera immediatamente all'interno del partito socialista con l'ala [[L'Ordine Nuovo|ordinovista]], grazie anche alla sua amicizia e frequentazione con [[Paolo Robotti]].
Nel [[1920]] si tiene lo sciopero più lungo, 51 giorni, del settore risiero, e sempre con Robotti è fra gli organizzatori ed agitatori, assumendo l'aspetto di un ''rivoluzionario di professione''. In base a questa esperienza, alla quasi contemporanea occupazione delle fabbriche, ai fermenti a livello nazionale con le rivolte militari in cui i militari solidarizzano con la popolazione, alla controversa seppur ricca di spinte innovativo-rivoluzionarie [[
È comunque incerto sulla necessità di scissioni minoritarie a sinistra nel partito socialista e non partecipa quindi alla votazione al [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|Congresso di Livorno]], in perfetto accordo con le critiche di [[Lenin]] per la scissione in un momento non consono, ovvero l'inizio del deflusso della marea rivoluzionaria proletaria e il pericolo fascista.
Ai primi di febbraio del [[1921]] entra comunque nella [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]]
È questo il periodo della lotta antifascista degli [[Arditi del Popolo]], assieme ad anarchici<ref>{{citazione| .....Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato Luigi Galleani, che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi.....}}[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html intervista rilasciata a Cesare Birmani storico e studioso antifascismo]</ref> (e comunisti) e ad ex combattenti della prima guerra mondiale. Negli Arditi del Popolo convergono le [[formazioni di difesa proletaria]] ''Figli di nessuno'', presenti a [[Genova]] e [[Vercelli]] e di ideologia anarchica
Nel [[1922]] viene arrestato per una sparatoria avvenuta nei pressi di [[Vercelli]] contro il treno [[Trieste]]-[[Bordeaux]]
== Il periodo della lotta clandestina ==
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