Nei primi anni del 1600 la [[Compagnia Olandese delle Indie Occidentali]] inviò una flotta alla conquista di Pernambuco ma riuscì soltanto a prendere la città di Olinda e non si spinse alla cattura del resto della provincia. Rimase però un costante conflitto a bassa intensità tra coloni olandesi e portoghesi. In questo periodo migliaia di schiavi fuggirono e arrivarono a Palmares.
<br>Sebbene inizialmente gli olandesi pensassero di poter sfruttare un'alleanza con Palmares in chiave anti-portoghese, l'accordo di pace li spinse a supportare l'economia di Pernambuco basata sulle piantagioni di [[canna da zucchero]]. Per questo motivo il leader olandese [[Johan Moritz van Nassau]] decise di inviare delle spedizioni contro Palmares. È anche grazie alle informazioni raccolte da queste spedizioni che conosciamo qualcosa sull'organizzazione di Palmares a quel tempo. Intorno al 1640 molti dei mocambo si erano consolidati in entità più grandi capeggiate da sovrani. La descrizione degli olandesi Casparis Barleus (del 1647) e Johan Nieuhoff (del 1682) parlano di due distinte entità: quella del ''Gran Palmares'' e quella del ''Piccolo Palmares''. Ciascuna di queste si presentava come un insieme di piccoli villaggi (da 50 a 100 abitanti) organizzati intorno ad una grande città fortificata e popolata da qualcosa come 5000 persone. La descrizione di Barleus, che ebbe modo di visitare uno dei più grandi mocambo, parla della presenza di molti edifici, tra cui una chiesa. Le chiese erano comuni a Palmares perché molti ex schiavi erano [[cristianesimoCristianesimo|cristiani]], alcuni in quanto l'Angola e il vicino Regno del Congo in quel periodo erano stati ampiamente cristianizzati, altri perché convertiti quando in catene. Secondo quanto riportato da Barleus gli abitanti di Palmares usavano come preti quanti tra loro conoscevano meglio la Chiesa, anche se la religione non veniva praticata nelle sue forme usuali.