Cremona: differenze tra le versioni
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Il 1º novembre [[1266]] Oberto II Pallavicino venne cacciato dalla città e con lui cadde il governo ghibellino. Al suo posto prese il potere un altro ghibellino, [[Buoso da Dovara]], che lo cedette al Consorzio di Pace e Fede, che lo gestì sino al 31 dicembre [[1270]].
L'anno seguente fu istituita la figura del [[Capitano del Popolo]] che assunse, per parte guelfa, i poteri comunali.
Nel [[1276]] Cremona passò alla signoria del [[Cavalcabò|marchese Cavalcabò]], che ne diresse le sorti sino al [[1305]]. Il figlio [[Guglielmo Cavalcabò (morto nel 1312)|Guglielmo Cavalcabò]] ne ereditò i poteri sino al [[1310]].
In questo periodo furono eseguite numerose opere edilizie: la cella campanaria del [[Torrazzo di Cremona|Torrazzo]] e la sua ghirlanda ottagonale con cuspide conica, la chiesa romanica di S. Francesco, i transetti della [[cattedrale]] e la Loggia dei Militi. Sempre allo stesso periodo datano numerose sistemazioni agrarie tra le quali la realizzazione di canali irrigui nel territorio a vocazione agricola; un esempio per tutti fu la costruzione del Dugale Delmona, databile agli inizi del [[XIV secolo]].
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