Ars et Labor Ferrara: differenze tra le versioni
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Il ramo sportivo del ''Circolo Ars et Labor'' divenne indipendente da quello artistico nel 1913, costituendosi autonomamente come ''Società Polisportiva Ars et Labor''. La sezione calcistica fu istituita nel maggio 1910:<ref name="F.B.C."/> inizialmente la squadra di calcio assunse tuttavia la denominazione di ''Ferrara F.B.C.'', abbandonandola nel 1919 con la fine della [[prima guerra mondiale]], allorché anche la sezione calcistica uniformò il suo nome a quello della polisportiva. Il debutto della denominazione ''S.P.A.L.'' avvenne in occasione di una partita interna disputata contro la {{Calcio Triestina|N}} il 16 giugno 1919; la prima vittoria della formazione estense giunse il 18 agosto del medesimo anno, a spese della stessa Triestina, per 1-0.<ref>{{cita|Fontanelli, Negri|pp. 26-27}}.</ref>
Ulteriori pubblicazioni e ricerche storiche d'archivio attestano tuttavia la nascita della società non al 1907 ma al 1913<ref name=Gruppioni/><ref name=Gazzetta/>, facendo inoltre risalire la nascita della sezione calcistica al 1919. Secondo fonti dell'epoca nella primavera del 1919 la
La SPAL disputò il suo primo campionato sotto l'egida della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] nella stagione [[Promozione 1919-1920|1919-1920]], venendo inserita nel girone emiliano della Promozione (secondo livello calcistico dell'epoca) e riuscendo a qualificarsi nella massima divisione per la stagione successiva.<ref name=Malaguti-Piffanelli1/>
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[[File:Spal 1995-1996.JPG|thumb|La SPAL della stagione [[Serie C1 1995-1996|1995-1996]].]]
Nell'estate 2005 viene costituita una nuova società denominata ''
Nei due successivi campionati la società punta apertamente alla promozione in [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]], ingaggiando tra gli altri il centravanti Nicola Bisso, il trequartista [[Svizzera|svizzero]] [[David Sesa]], il fantasista [[Argentina|argentino]] [[Christian La Grottería]] e il difensore [[Cristian Servidei]] (già biancazzurro ai tempi della doppia promozione dalla [[Lega Pro Seconda Divisione|C2]] alla [[Serie B|B]] dei primi anni 1990). Entrambi i tentativi tuttavia non vanno a buon fine: la squadra viene eliminata in semifinale [[play-off]] nel [[Serie C2 2006-2007|2007]] dalla [[Paganese Calcio 1926|Paganese]] e nel [[Serie C2 2007-2008|2008]] dal {{Calcio Portogruaro|N}}.
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==== La ripartenza dai dilettanti ====
Nell'estate 2012 il sindaco di [[Ferrara]] invita i soggetti interessati a presentare un progetto per la rifondazione del club biancazzurro. Si fa quindi avanti una cordata capeggiata dall'imprenditore Oreste Pelliccioni, comprendente l'ex vicepresidente Roberto Benasciutti e l'esperto dirigente [[Roberto Ranzani]], che successivamente avrebbe dovuto avvalersi del supporto di un gruppo di finanziatori. La base societaria è composta inizialmente da Benasciutti al 95% e da Ranzani per il restante 5%. La squadra torna a giovarsi dell'utilizzo del marchio storico della
Nell'organigramma societario (che vedrà Ranzani presidente e Benasciutti vice) non sarà presente Pelliccioni, in quanto i nuovi soci da lui garantiti non arriveranno. Lo stesso Benasciutti si fa quindi carico di saldare in prima persona le quote d'iscrizione al nuovo campionato. La rosa viene assemblata senza ricorrere a grossi esborsi economici: Ranzani sceglie un allenatore conoscitore della categoria (David Sassarini) e punta su giocatori ferraresi legati alla piazza: [[Davide Marchini]], [[Edoardo Braiati]], Alessandro Marongiu e Gianluca Laurenti. Durante l'estate arrivano alcuni giocatori provenienti dalla [[Lega Pro]], alcuni elementi di categoria e molti giovani. L'obiettivo di puntare ai piani alti della classifica sfuma però dopo pochi mesi: la società non ha le risorse per provvedere ai rimborsi spese per i mesi successivi a dicembre. Arrivati a febbraio, i giocatori rifiutano di allenarsi denunciando pubblicamente la situazione. Lo stato delle cose non muta nei mesi successivi con la squadra che, ormai priva di stimoli e serenità, termina il campionato solo per onor di firma.
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