Luciano Luberti: differenze tra le versioni
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Segue al testo una ventina di pagine che, prendendo spunto dalla diffusione della prima edizione, argomentano polemicamente sul passaggio del regno all'ultimo pontefice e sulle vicende politiche ad esso collegate. La figura di Luciano Luberti è sempre apparsa contorta, tanto da trasformarlo da eccentrico e spietato "soldatino" al servizio della "[[Wehrmacht]]" e delle "[[SS]]", a boia spietato. Nel dopoguerra venne anche considerato "faccendiere".
Alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]], Luberti aderì al [[Fronte nazionale (Italia)|Fronte Nazionale]], fondato dal comandante [[Junio Valerio Borghese]], fondatore della [[Xª Flottiglia MAS (Repubblica Sociale Italiana)|Decima MAS]], uomo di punta della [[Marina Nazionale Repubblicana|Marina della RSI]]. Luberti fece anche il cassiere per il Fronte Nazionale. Nello stesso periodo gli venne rivolta l'accusa di aver ospitato gli esecutori della [[strage di piazza Fontana]] (il 12 dicembre [[1969]] a [[Milano]]) e degli attentati dinamitardi che nello stesso giorno erano stati compiuti a [[Roma]]. Su queste vicende, il nome di Luciano Luberti, assieme a Serafino Di Luia e ai fratelli Bruno, venne fatto dalla moglie di Armando Calzolari come responsabili del suo omicidio.<ref name=
=== Luberti e Carla Gruber, 1970 ===
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