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'''Toret''' {{IPA|[tʊ'rɛt]}} è un sostantivo della [[lingua piemontese]] che letteralmente significa ''toretto'', cioè ''piccolo [[Bos taurus|toro]]''. In senso traslato la parola viene comunemente usata per designare la tipica fontanella pubblica della città di [[Torino]], di cui è una celebre caratteristica dell'arredo urbano.
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==Storia==
Secondo i documenti conservati dall'Archivio Storico di Torino, il primo progetto per l'installazione dei ''toret'' in città risale al 1854 e l'inizio del loro posizionamento è datato 17 luglio 1862.<ref>Associazione I Love Toret; newsletter del 21 gennaio 2016. Torino, il web. http://www.ilovetoret.it/news/49/</ref> Nel 1868 alcune fontanelle erano certamente già operative, tanto che in un articolo apparso nel settembre 1868 sulla pagine della ''Rivista contemporanea'' e intitolato ''La condotta dell'acqua potabile ed il municipio di Torino. Cenni storico-statistici'', a pagina 349 l'autore scrive «delle piccole fontane che le numerose teste di toro perennemente stanno versando ai vari punti della città», riferendosi evidentemente ai ''toret''.
Negli [[anni 1930|anni trenta del XX secolo]] i ''toret'' erano ormai numerosi nelle strade e piazze di Torino, in particolar modo presso le aree mercatali, lungo i grandi viali alberati e nei giardini pubblici. Alle opere in ghisa, prodotte dalla Fonderia Pinerolese di [[Frossasco]], si preferivano occasionalmente dei grandi modelli in pietra, che oggi risultano collocati prevalentemente presso le aree auliche dei giardini monumentali ed in collina. Complessivamente, oggi vi sono circa 800 ''toret'' sparsi per le vie del capoluogo subalpino.
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Dal 20 settembre [[2012]] i cittadini torinesi possono "adottare moralmente" un toret ed inviare fotografie o racconti ad esso legati tramite il sito ''www.ilovetoret.it'', creato da Mauro Allietta col patrocinio di [[SMAT]], Città di Torino e [[Regione Piemonte]]. Nelle sole prime 24 ore di attività, il sito ha registrato più di 200 adozioni<ref>Newsletter N°1 ilovetoret.it. Torino, 21/09/2012.</ref>.
Dal ottobre 2017 è stato inserito nel titolo dell'album di [[Willie Peyote]], [[Sindrome di Tôret]](presumibilcon una lieve differenza di accento
===Leggende metropolitane===
[[File:Fontana mitica.JPG|thumb|La fontana di Piazza Rivoli]]
La tradizione storica secondo cui i primi toret installati furono connessi all'acquedotto del [[Pian della Mussa]], è quasi certamente all'origine della [[leggenda metropolitana]] la quale vorrebbe che la fontana di Piazza Rivoli, in Torino, erogasse tuttora acqua della medesima sorgente. Nonostante i responsabili dell'acquedotto torinese abbiano più volte smentito il fatto, affermando anzi che la fontana è connessa all'acquedotto ordinario e che dunque eroga comune acqua di rubinetto, fino al principio del [[XXI secolo]], epoca in cui l'erogazione d'acqua fu sospesa per lungo tempo a causa dei lavori di costruzione della linea 1 di metropolitana, attorno alla fontana si affollavano sovente numerose persone - in prevalenza anziane - munite di taniche e bottiglioni per far scorta d'acqua. Il fatto è stato ripreso anche in saggi monografici sulla città, talvolta con risvolti comici
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{cita libro|Renzo|Rossotti|Guida Insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Torino|Newton Compton Editori|2008}} alla voce "Torèt"
*{{cita libro|Paola|Fiorentini|101 cose da fare a Torino almeno una volta nella vita|Newton Compton Editori|2009||isbn=978-88-541-1455-5|pp=101–103}}
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