Nell'ambito di questi progetti, l'isolamento di Rogoredo verrà spezzato anche grazie al prolungamento delle attuali vie Pestagalli e San Venerio, oltre che dal prolungamento verso il centro della città della [[Strada statale 415 Paullese]].
Unico riferimento al passato boschivo di Rogoredo - peraltro cancellato fin dal Medioevo dallo sviluppo agricolo dei vasti poderi dell'abbazia di Chiaravalle e della grangia degli Umiliati di Morsenchio - è il parco del quartiere, allestito alla fine degli Annianni '60 lungo l'elevazione del cavalcavia Pontinia che sovrasta la ferrovia e sede di un moderno Monumento ai Caduti della [[Primaprima guerra mondiale|prima]] e della [[seconda guerra mondiale]]. Al margine settentrionale del parco, accanto alla stazione, rimangono alcuni edifici della cinquecentesca Cascina del Carmine o Palma, ultima testimonianza della più che millenaria storia agricola delle "cassine de Rogoré"{{Citazione necessaria}}. In passato il quartiere era attraversato da una serie di piccole rogge oggi coperte, che drenavano le acque della zona portandole alla Spazzola e alla Vettabia, e si apriva a est su ampie zone agricole verso [[Ponte Lambro (Milano)|Ponte Lambro]] e [[Linate]], oggi tagliate dalla Tangenziale Est e interessate dalla realizzazione di nuove infrastrutture.