Autogiro: differenze tra le versioni
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[[File:Eclipse 10.jpg|thumb|286x286px|Ela Eclipse 10]]
L''''autogiro''', chiamato anche '''girocottero''' o '''giroplano''', è un'[[aerodina]] ad ala rotante nel quale, a differenza dell'[[elicottero]], il motore non aziona il rotore principale, ma genera una spinta in avanti come per un [[aeroplano]]. Nella normativa italiana l'autogiro è un attrezzo sportivo coi limiti di peso dell'ultraleggero motorizzato, con un peso massimo al decollo in versione biposto non superiore a 600 kg ed un carico massimo sul disco rotore di 20 kg/m², fermo restando che l'autogiro che pesa al decollo meno di 450 kg è considerato ultraleggero. In caso comunque di costruzione di autogiro di peso maggiore e con più di due posti essi devono sottostare a tutti gli effetti alle norme che regolano l'omologazione, il rimessaggio, la manutenzione, le procedure a terra ecc. dei normali velivoli commerciali.
Il [[rotore (aeronautica)|rotore]] principale quindi non è messo in moto dal motore; rimane bensì in folle – cioè libero di girare con la forza del vento che lo investe – e gira in condizioni di [[autorotazione]]. Soltanto al decollo una presa di forza con meccanismo a frizione aziona il rotore principale per dargli un certo numero di giri dipendenti dal peso dell'autogiro e dalle specifiche tecniche di potenza del motore e portanza delle pale dei due rotori, giri questi necessari per avere una minima portanza aerodinamica necessaria per il decollo. In seguito la presa di forza viene disattivata e il rotore principale gira libero grazie alla corrente d'aria che lo investe. Gli autogiri, insieme agli elicotteri e agli [[elicoplano|elicoplani]], costituiscono la famiglia degli [[Aerogiro|aerogiri]].
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