Discussione:Attilio Prevost (ingegnere): differenze tra le versioni

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Uniformarsi ad uno spirito di collegialità e cercare il consenso per operare insieme sono le condizioni ottimali per creare un'enciclopedia imparziale in un ambiente favorevole.--[[Utente:Koradazzi|Koradazzi]] ([[Discussioni utente:Koradazzi|msg]]) 10:48, 28 mar 2018 (CEST)
 
== I proiettori della serie P: attribuzione errata ==
 
Alcuni modelli della serie “P” entrarono in produzione già negli anni Trenta
 
Bruno Zani 1936, non si capisce il motivo per il quale le informazioni contenute nella fonte “La materia dei sogni” (Ed. Carocci, 2005), vengano modificate e disattese, originando informazioni non corrispondenti al vero.
 
Tanto più che alcune informazioni sulla produzione contenute nel testo, sono rese tramite intervista, dalla attendibile voce di Attilio Prevost junior, che è stato testimone e prosecutore della produzione degli apparecchi cinematografici realizzati dallo zio Attilio Prevost Sr. (il fondatore dell’azienda Prevost). In storiografia informazioni di questo tipo vengono definite “fonti primarie”.
 
È lo stesso nipote a raccontare che per esempio il modello P30 fu messo in produzione negli anni Trenta (“La materia dei sogni” p.36) e a definire come modelli storici i proiettori Alfa, Delta, Impero, Magnus, P10, P20, P30, P60…
 
La frase che hai aggiunto: “Queste informazioni sono rilevabili dai registri di produzione della Prevost spa conservati presso la Prevost srl”, non è attendibile perché, sempre come affermato dallo stesso Attilio Prevost junior (“La materia dei sogni”, p.36), tutto l’archivio storico andò distrutto durante i bombardamenti su Milano del 1943.
I registri a cui tu fai riferimento sono evidentemente posteriori a quell’anno e quindi solo parzialmente storici.
 
È verosimile invece che Attilio Prevost Sr. realizzò i primi modelli della serie P (P10, P20, P30...) dagli anni Venti in poi, e che questi siano stati aggiornati e riveduti negli anni sia da lui che in seguito da Attilio jr. tenendo conto dell’evolversi della tecnica e delle nuove esigenze dell’industria cinematografia.
 
La stessa cosa avviene per esempio in campo automobilistico, con certi modelli particolarmente azzeccati che vengono regolarmente aggiornati e riproposti sul mercato.
 
Per esempio la prima versione del P55 (con lanterna a carboni) fu prodotta nel 1952 (rif. “La materia dei sogni”, pp.40-41). In seguito Attilio jr. rinnovò questo apparecchio (presumibilmente più volte) che divenne uno dei proiettori più venduti dall’azienda, al pari del precedente Magnus, molto venduto negli anni Quaranta e Cinquanta.
 
Le altre principali aziende cinematografiche italiane come Cinemeccanica, Fedi e Pion, costruirono prodotti dalle prestazioni simili negli stessi anni.
 
Alcuni link in proposito:
 
Il modello P10 venne messo in produzione negli anni Venti: [http://www.b52.be/go/decors/Hollywood-1.htm]
 
Anche l’autorevole pagina di Mario Celso, premio Oscar al merito tecnico-scientifico nel 1991, riporta un Prevost P10 degli anni Trenta: [http://www.mariocelso.eu/index.php/cinema-e-tecnologia]
 
Proiettore Prevost P10:
[http://www.cinematech.it/forum/viewtopic.php?t=2582]
 
http://www.cinematech.it/forum/viewtopic.php?t=2582
 
http://www.pxleyes.com/photography-picture/5149c7985cde5/Prevost-fil-projector.html
 
Ricorda Attilio junior: “In quanto alle innovazioni e modifiche apportate ai proiettori, non si può dire che esse abbiano contribuito a un sensibile cambiamento della modalità di lavoro: ci si adeguò sempre alle innovazioni provenienti soprattutto dall’America in modo da poter offrire delle apparecchiature perfettamente idonee allo sfruttamento delle nuove tecniche”. (rif. “La materia dei sogni”, p.44)--[[Utente:Koradazzi|Koradazzi]] ([[Discussioni utente:Koradazzi|msg]]) 10:59, 28 mar 2018 (CEST)
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