Tempio di Esculapio (Agrigento): differenze tra le versioni
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{{Citazione|Il tempio di Esculapio, ombreggiato da un bellissimo carrubo e pressoché murato entro una casa contadina, offre un grazioso quadretto.<ref>Johann Wolfgang von Goethe, ''Viaggio in Italia'', Mondadori, 2017, p. 307. ISBN 978-88-04-67201-2.</ref>|[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''Viaggio in Italia''}}
Il '''tempio di Asclepio''', o '''tempio di Esculapio''' (dal nome romano della divinità della medicina), è un [[tempio greco]] dell'antica città di [[Akragas]] sito nella [[Valle dei Templi]] di [[Agrigento]]<ref>{{cita web|url=http://www.parcovalledeitempli.it/pages/tempio-di-asclepio|titolo=Tempio di Esculapio|accesso=12 agosto 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928034535/http://www.parcovalledeitempli.it/pages/tempio-di-asclepio|dataarchivio=28 settembre 2011}}</ref>.
== Il tempio ==
Il tempio è posto al centro della piana di San Gregorio. Si è propensi a ritenere l'identificazione tradizionale come probabile sulla scorta della descrizione di [[Polibio]] <ref>I 18, 2</ref>, secondo il quale tale tempio doveva trovarsi “''davanti alla città''”, alla distanza di un miglio, dalla parte verosimilmente opposta alla strada per [[Eraclea Minoa|Eraclea]]. Tutta la distanza non corrisponde, però, bene all'indicazione polibiana (che potrebbe tuttavia avere carattere generico) e, soprattutto, l'isolamento e la relativa modestia ed antichità (per il culto d'[[Asclepio]]) dell'edificio lasciano perplessi sull'identificazione. Nel santuario di Asclepio si conservava una statua bronzea d'[[Apollo]] opera di [[Mirone]], donata da Scipione alla città e rubata da Verre <ref>[[Cicerone]], ''Verrine'', II 4, 93</ref>. Il piccolo [[tempio]] dorico ''in antis'' (m 21,7x10,7) sorge su ''krepidoma'' di tre gradini e basamento a vespaio più ampio del ''krepidoma'' stesso. Particolarità insolita dell'edificio è il falso [[opistodomo]] rappresentato da due semicolonne fra ante nella parte esterna del fondo della cella, che vuole così imitare una struttura amfiprostila. Sono note anche parti della trabeazione, con gronde a testa leonina, fregio e ''geison'' frontonale. La data del tempio va forse posta all'ultimo ventennio del V secolo a.C.
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