Utente:Distico/Sandbox/7: differenze tra le versioni

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Dunque i miti permettono di individuare, evolutivamente parlando, in forma archetipica, i [[pattern]] di comportamento che, se seguiti, possono consentire all'essere umano di "vivere" in modo compatibile con il successo evolutivo della propria specie. Secondo Peterson infatti: «la verità mitica è l'informazione, derivata dall'esperienza passata, derivata dall'osservazione passata del comportamento, ed è rilevante dal punto di vista della motivazione fondamentale e dell'effetto».<ref name="p390">''Ibid.'', p. 390</ref>
 
====La «malattia spirituale» del totalitarismo====
Peterson inoltre motiva la propria indagine sulle «mappe del significato» anche come un tentativo per comprendere che deviare da queste evolute architetture religiose del significato, possa portare a conseguenze pericolose per gli uomini e potenzialmente nefaste e sanguinarie. Confondere il background mitico, o addirittura negarne la valenza etica (in termini evolutivi) può portare infatti secondo Peterson a conseguenze tragiche, e può spiegare anche le orribili atrocità dei regimi totalitari nel [[XX secolo]]. Con la sua riflessione, Peterson cerca di individuare sia le [[Motivazione (psicologia)|motivazioni]] psicologiche che hanno indotto [[Hitler]], [[Stalin]], [[Mao]] e altri tiranni ad uccidere decine di milioni di persone, sia un possibile metodo per prevenire eventuali future atrocità. A queste domande pressanti Peterson ritiene di poter rispondere usando la prospettiva basata sulla concretizzazione mitica della moralità.