Governo Martignac: differenze tra le versioni

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Una simile politica non poteva appoggiarsi, in un parlamento ormai spaccato fra '[[Liberali dottrinari|dottrinari]]' ed ''[[Ultrarealista|ultra-realisti]]'' (oltre ai pochi radicali), che su una maggioranza raccogliticcia, motivata unicamente dalla opposizione al lungo [[Governo de Villèle]]. Ciò faceva sì che [[Jean-Baptiste Sylvère Gay, visconte di Martignac|Martignac]] fosse vittima di critiche concentriche, né potè, o seppe, saldare una solida maggioranza centrista. In ogni caso gli faceva difetto il sostegno della [[Carlo X di Francia|corona]], decisamente ostile ad una politica '[[Liberali dottrinari|dottrinaria]]' del tipo di quella che il governo andava implementando<ref>[[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]] attribuì tale ostilità a fattori piuttosto personali che politici: ''il re non tardò a detestarlo [il Martignac]. [[Carlo X di Francia|Carlo X]] seguiva piuttosto i propri gusti che i propri principi: se egli respingeva Martignac a causa della sua tendenza ai piaceri, egli amava [[Jacques Joseph, conte di Corbière|Corbière]] e [[Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle|de Villèle]] che non andavano a messa, rif.: ''[[Mémoires d'Outre-Tombe]]'', 3 L28 Capitolo 16. </ref>. <br/>
L’occasione per la caduta del governo venne quando il governo mise in votazione una legge di riorganizzazione degli enti locali: una coalizione delle estreme lo mise in minoranza e [[Carlo X di Francia|Carlo X]] ne accettò le dimissioni. <br/>