Henri Van Lerberghe: differenze tra le versioni

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===Inizi, prime vittorie, soprannome===
 
Specialista delle [[Classiche del pavé]], dopo aver ottenuto dei buoni piazzamenti a corse come il [[Kampioenschap van Vlaanderen]] del 1911 e 1912 ed aver vinto delle corsegare in linea minori, prese parte al primo [[Giro delle Fiandre 1913|Giro delle Fiandre]] della stroria nel 1913, tentando di arrivare alla vittoria con una fuga solitaria, scattando quando mancavano oltre trecento chilometri al traguardo, venne però ripreso e terminò la corsa nelle posizioni di rincalzo.
 
Ebbe maggiore fortuna al [[Tour de France 1913|Tour de France]], a cui partecipò iscrivedosi come indipendente, dove riuscì a vincere la tappa con arrivo a [[Bayonne]] uscendo dal gruppo dinuovo ad una distanza cosiderevole dall'arrivo, quasi cento chilometri; si racconta che prima della partenza avesse dichiarato agli altri concorrenti ''«Oggi vi uccido tutti»'', come a voler sottoliniare la sua certa vittoria; fu proprio in questa circostanza che si meritò il suo soprannome: ''Le coureur de la mort de Lichtervelde''. Non concludera quella edizione però, ritirandosi alla settima tappa.
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Anche al [[Tour de France 1914|''Grande Boucle'']] questa volta gli andò male ritirandosi alla quarta tappa dopo tre frazioni corse in chiaroscuro e senza particolari risultati.
 
Lo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] lo costrinseobbligò ad interrompere la carriera ciclistica e come molti altri nati nella sua stessa epoca fu costretto a combattere in trincesa, nel suo caso sul fronte di Yser.
 
===Giro delle Fiandre 1919<ref name=camsstats>{{cita web|url=https://www.ilfoglio.it/girodiruota/2018/03/29/news/giro-delle-fiandre-birre-ritte-henri-van-lerberghe-ronde-1919-186968/|accesso=12 aprile 2018|lingua=it|sito=ilfoglio.it|urlmorto=no}}</ref> ===
 
La corsa era programmata per il 23 marzo e Van Lerberghe arrivò alla sede di partenza direttamente a piedi, fumando e senza bicicletta riuscendo fortunosamente a racuperarnerecuperarne una sul posto.
Tuttavia Van Lerberghe si sentiva sicuro di vincere la gara in solitaria, tanto da dichiararlo apertamente prima della partenza esclamando,come era diventata sua abitudine farlofare: ''«Oggi vi uccido tutti e vi vedrò arrivare uno per uno»''.
Dopo aver pedalato a lungo nelle retrovie ed essersi fermato a mangiare nei pressi di una osteria di un suo vecchio commilitone riprese i primi e portò il suo attacco quando mancavano ancora centoventi chilometri al traguardo fissato al velodromo di [[Gent]]; a queste difficoltà doveva aggiungersi che spirava unaun forte vento contrario alla sua direzione di marcia.
Durante la fuga solitaria fu costretto a poggiare il piede a terra a causa di un treno fermo ad un passaggio a livello, ma, senza perdersi d'animo, non volendo perdere tempo attendendo che il mezzo ripartisse salì con la propria bicicletta dal lato di un vagone per uscire dall'altra parte.
Giunto a Gent non si accorse di essere alla sede di arrivo e tirò dritto tanto che un giudice di gara fu costretto a richiamarlo per indicargli il giusto percorso (secondo un'altra versione della storia invece si sarebbe volontariamente fermato in un bar a bere una birra prima di entrare nel velodromo venendo richiamato dal suo allenatore in preda al panico per il pericolo di perdere la gara).
Dopo aver tagliato il traguardo chiese della birra ed urlò alla folla di tornare a casa perchè aveva una "mezza giornata di vantaggio" sul resto dei partecipanti, in effetti il secondo classificato [[Léon Buysse]], fratello di Marcel, giungerà al traguardo con oltre quattordici minuti di ritardo, distccodistacco che rappresenta il più ampio marinemargine fra vincitore e secondo classificato della storia del [[Giro delle Fiandre]].
 
===Anni successivi===