Sus scrofa meridionalis: differenze tra le versioni

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==Nemici==
L'assenza di grandi carnivori in Sardegna e Corsica fa sì che il cinghiale sardo non abbia nemici fra i [[predatori]], i fattori naturali di controllo sono pertanto la [[competizione intraspecifica]] e le malattie. Il suo principale nemico è tuttavia l'uomo, sia con la pressione esercitata sul'habitat naturale, sia con l'esercizio della [[caccia]] regolamentata o di frodo. In Sardegna la caccia al cinghiale è regolamentata dalla Legge Regionale n. 23 del [[1998]], che ne permette l'esercizio per un breve periodo a partire dal mese di novembre. {{senza fonte|La pressione venatoria si esercita tuttavia per buona parte dell'anno con il [[bracconaggio]], esercitato sia con la caccia di frodo nel periodo autunnale e invernale, sia con le trappole, costituite da lacci di acciaio tesi nei passaggi.}}
 
Pur non esistendo una stima ufficiale della popolazione, la sua conservazione, attualmente, non è ritenuta minacciata e la popolazione è data in fase di crescita; in alcune zone dell'isola è anzi piuttosto frequente, spingendosi anche fino ai centri abitati e recando occasionalmente danni all'attività agricola.