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== Descrizione ==
=== Esterno ===
[[File:Chiesa San Luigi Clusone.jpg|sinistra|thumb|Chiesa San Luigi Clusone]]
La facciata è ripartita da quattro [[lesena|lesene]], due agli estremi e due più centrali, che la dividono in tre settori verticali; le due laterali sono leggermente arretrate rispetto a quelle centrali e ospitano due [[finestra|finestre]] in contorno di muratura con inferriate. Il settore centrale ospita il [[portale]] d'ingresso con contorno in pietra e, sopra di esso, in alto, si nota una [[finestra]] ad arco che contribuisce ad illuminare l'interno della chiesa. <br>La [[facciata]] è conclusa da un [[cornicione]] dalle linee [[XVIII secolo|settecentesche]] che segue l'andamento della [[facciata]] con un piccolo accenno a [[Timpano (architettura)|timpano]] arcuato al centro.
=== Interno ===
L'edificio presenta una [[Pianta (architettura)|pianta]] rettangolare e all’interno vi sono un’unica [[navata]] e [[campata]].
Sulla parete di fondo si apre una piccola [[cappella]], con [[volta a botte]], in cui è posizionato l'[[altare maggiore]].
La pavimentazione interna è in [[cotto]], a piastrelle quadrate e disposte diagonalmente rispetto all'asse della chiesa perché, trattandosi di uno spazio abbastanza ristretto, permettono di avere la percezione ottica di un ambiente più ampio.
La soffittatura è a [[volta a padiglione|padiglione]], [[intonaco|intonacata]] e con al centro un [[affresco]], attribuito al pittore [[Clusone|clusonese]] [[Giovanni Brighenti]] raffigurante il passo [[Vangelo|evangelico]] in cui [[Gesù]] dice ''lasciate che i fanciulli vengano a me''; al centro si trova infatti, il [[Gesù|Salvatore]] attorniato dai suoi discepoli e da bambini.
==== La cacciata dei profanatori dal tempio ====
L'opera è una [[pittura su tela]] del [[Clusone|clusonese]] [[Lattanzio Querena]] dipinta nel [[1813]] a [[Venezia]]. Per le sue dimensioni (5,40mt. X 3,30mt.), è una delle più grandi tele nella [[provincia di Bergamo|bergamasca]], seconda solo a quella che si trova nel [[Palazzo Fogaccia (Clusone)|Palazzo Fogaccia]] di [[Clusone]].
L’opera rappresenta [[Gesù]] mentre caccia dei mercanti dal tempio perché colpevoli di svolgere l’attività del commercio e lo scambio di valute, attività che erano vietate sia perché praticate in un luogo sacro sia perché arricchivano i sacerdoti del tempo.
Una curiosità di questo quadro è rappresentata dalla figura dell’anziano, posta in basso, il quale sta cercando disperatamente e avidamente di raccogliere più monete possibili.
Nel corso del tempo, questo dipinto ha subito diversi spostamenti, anche se tutti avvenuti nella stessa [[Clusone|cittadina]]: inizialmente si trovava nella [[Chiesa della Beata Vergine del Paradiso|Chiesa del Paradiso]], successivamente sulla controfacciata della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Clusone)|Basilica]] e infine collocato all’interno chiesa di san Luigi.
Nel [[2003]] la tela è stata oggetto di un [[restauro]].
<ref>{{cita libro|autore=Luigi Olmo|titolo=Memorie storiche di Clusone e della Valle Seriana Superiore|anno=1906|pagina=138}}</ref>
<ref>{{cita libro|curatore=Giovanna Brambilla Ranise|curatore2=Paolo Plebani|titolo=Lattanzio Querena e l'autunno del Neoclassicismo|editore=Comune di Clusone|data=2004}}</ref>
==== Pala dell’altare ====
Inizialmente attribuita a [[Lattanzio Querena]], durante il restauro ha rilevato una firma appena accennata, quella di [[Vincenzo Angelo Orelli]].
Nella parte alta della tela è rappresentata la [[Immacolata Concezione|Vergine Immacolata]] con la falce lunare e il serpente calpestato sopra il Mondo (riferimenti chiari al libro della Genesi e quello dell’Apocalisse). Sulla sinistra in basso, invece, si può notare la Raffigurazione del patrono della chiesa, [[San Luigi Gonzaga]], colto nell’atto di offrire alla [[Immacolata Concezione|Vergine]] un [[Lilium|giglio]], simbolo di purezza. Accanto a lui sono presenti dei giovani della congregazione cristiana in preghiera e uno di loro tiene in mano un testo utilizzato nella [[catechismo|catechesi]]. In alto a destra è raffigurato [[San Francesco di Sales]] con il vestito episcopale e il [[Pastorale (liturgia)|pastorale]].
==== Discesa dello Spirito Santo ====
Entrando nella chiesa, sulla parete sinistra, si nota la tela attribuita a [[Domenico Carpinoni]] risalente al [[1640]]-[[1645]]. Rappresenta la [[Pentecoste]] ed è caratterizzata da tonalità di colore molto scure e tetre. L’ opera è stata commissionata dalla famiglia Gadaldini come si rileva grazie allo stemma apposto sulla tela.
==== Pala del Sacro Cuore ====
Accanto alla tela del [[Domenico Carpinoni|Carpinoni]] è possibile ammirare la pala di [[Ponziano Loverini]], celebre artista del [[XIX secolo]], nonché direttore dell’[[Accademia Carrara di Bergamo]] di quel tempo. L’opera, risalente alla fine dell’[[XIX secolo|Ottocento]], fu commissionata dalla parrocchia di [[Clusone]] per essere sovrapposta a quella presente attualmente sull’altare maggiore durante il mese di Giugno, mese dedicato al [[Sacro Cuore di Gesù]].
==== Trono processionale di San Luigi Gonzaga ====
Nell’angolo di sinistra è possibile notare il [[trono]] processionale di [[San Luigi Gonzaga]] del [[1891]], utilizzato durante le [[processioni]] dedicate al patrono della chiesa; la [[processione]], fino al [[1960]], è stata considerata dagli abitanti di [[Clusone]] un evento religioso di rilevante importanza e significato. Il [[trono]] è collocato sulla propria base originale, caratterizzata da particolari in oro raffiguranti il [[San Luigi Gonzaga|santo]].
==== Trono processionale della Madonna del Rosario ====
Nell’angolo opposto è collocato il [[trono]] della [[Madonna del Rosario]]; la statua della [[Immacolata Concezione|Vergine]] non è quella originale che è stata, infatti, sostituita da un’altra, di dimensioni minori, raffigurante la [[Madonna Addolorata]]. Il [[trono]] è stato prodotto da una bottega di [[Intaglio|intagliatori]] in legno di [[Clusone]], la bottega dei Rossi. Attorno alla statua della [[Madonna del Rosario|Madonna]] è possibile ammirare dei putti fantoniani.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==▼
▲== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Luigi Olmo|titolo=Memorie storiche di Clusone e della Valle Seriana Superiore|anno=1906}}
* {{cita libro|curatore=Giovanna Brambilla Ranise|curatore2=Paolo Plebani|titolo=Lattanzio Querena e l'autunno del Neoclassicismo|editore=Comune di Clusone|data=2004}}
{{Clusone}}
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