Terza guerra servile: differenze tra le versioni

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Una volta liberi, i gladiatori fuggiaschi elessero tra loro dei capi, due schiavi [[Gallia|gallici]], [[Crixus]] ed [[Enomao (schiavo)|Enomao]], e [[Spartaco]], che pare fosse un [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliario]] [[tracia|tracio]] dell'[[esercito romano]] poi ridotto in schiavitù o forse un prigioniero di guerra.<ref name=appiano1_116>Appiano, i.116</ref><ref>Plutarco, ''Crasso'', viii.2.</ref> La nazionalità di Spartaco è dubbia, in quanto un ''Thraex'' era una tipologia di gladiatore, e dunque il titolo "Tracio" potrebbe derivare dallo stile al quale era addestrato per i giochi gladiatorii.<ref>{{cita|Smith|p. 576}}.</ref>
 
Gli schiavi fuggiaschi furono capaci di sconfiggere un piccolo contingente di truppe inviato da Capua, e si impadronirono dell'equipaggiamento militare sottratto ai nemici aggiungendolo alle loro armi da gladiatore.<ref>Plutarco, ''Crasso'', ix.1.</ref> Le fonti si contraddicono riguardo ai fatti immediatamente successivi alla fuga, ma in generale concordano nel dire che i gladiatori fuggitivi saccheggiarono la zona intorno a Capua, arruolando altri schiavi tra le loro filafile, e si asserragliarono poi in una posizione più difendibile sul [[Vesuvio]].<ref name=appiano1_116 /><ref>Floro, ii.8. Floro e Appiano affermano che gli schiavi si ritirarono sul Vesuvio, mentre Plutarco, nel racconto dell'assedio dell'accampamento degli schiavi da parte di Glabro, parla di una collina.</ref>
 
==== Sconfitta degli eserciti pretorii ====