C-value: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fine traduzione
m fix
Riga 3:
== Origine del termine ==
Il termine è stato coniato nel [[1950]] da [[Henson Swift]]<ref>{{en}} Swift, H. 1950. The constancy of deoxyribose nucleic acid in plant nuclei. ''Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA'' 36: 643-654.</ref> senza che, tuttavia, l'autore chiarisse precisamente il significato della lettera ''C''. Questo ha generato, nei decenni successivi, numerose incomprensioni relativamente a tale significato. Molti hanno infatti riferito la ''C'' a ''caratteristica'', ''contenuto'' o ''complemento''. Nello studio originale, Swift sembra aver usato tale lettera per definire diverse ''classi'' di DNA, caratterizzandole come ''1C value'', ''2C value'' <ref>{{en}} Gregory, T.R. 2001. Coincidence, coevolution, or causation? DNA content, cell size, and the C-value enigma. ''Biological Reviews'' 76: 65-101.</ref><ref>{{en}} Gregory, T.R. 2002. A bird's-eye view of the C-value enigma: genome size, cell size, and metabolic rate in the class Aves. ''Evolution'' 56: 121-130.</ref>. Nel [[1975]] lo stesso Swift spiegò al collega [[Michael Bennett]] il vero significato della ''C'':
{{quote|Sono spiacente per il fatto che lettera C non stia per nulla di più emozionante di ''costante'', con riferimento ad esempio all'ammontare del DNA caratteristico di un particolare [[genotipo]]|Henson Swift}}<ref name= Bennett >{{en}} Bennett, M.D. and I.J. Leitch. 2005. Genome size evolution in plants. In ''[[The Evolution of the Genome]]'' (ed. T.R. Gregory), pp. 89-162. Elsevier, San Diego.</ref>|Henson Swift}}Il concetto di ''costante'' si riferisce alle osservazioni del [[1948]] di R. Vendrely, secondo cui era presente una ''notevole costanza nel contenuto di DNA di tutte le cellule di tutti gli individui di una data [[specie]] [[animale]]''<ref>{{fr}} Vendrely, R. and C. Vendrely. 1948. La teneur du noyau cellulaire en acide désoxyribonucléique à travers les organes, les individus et les espèces animales&nbsp;: Techniques et premiers résultats. ''Experientia'' 4: 434-436.</ref>.
 
== Variazioni tra le specie ==