Lecce nei Marsi: differenze tra le versioni

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=== Lecce Vecchio ===
I resti del castello, appartenuto ai marchesi Trasmondi, e della torre medievale di Litium sono situati nei pressi della località La Guardia a circa 1300 metri [[Sul livello del mare|slm]] in posizione dominante rispetto ai casali abbandonati<ref>{{cita web|url=http://www.lecceneimarsi.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=listpages&subid=5|titolo=Da non perdere|editore=Terre Marsicane|accesso=14 ottobre 2017}}</ref>. Altre testimonianze e rinvenimenti archeologici accreditano in quest'area la presenza di un [[oppidum]] denominato Vicus Anninus risalente all'epoca romana. Nel XIV secolo l'area era anche nota con il nome di Castrum Litii<ref>{{cita web|url=http://www.lecceneimarsi.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=21|titolo=L'antico Litium nel territorio dei Marsi|autore=Silvia Terra-Abrami|editore=Terre Marsicane|accesso=14 ottobre 2017}}</ref>.
 
Il borgo fortificato di Litium situato su due colli è circondato da una cerchia muraria dotata di tre porte. Il colle a nord ovest che guarda verso il Fucino è denominato Collemino dove, accanto alla chiesa di Sant'Elia, c'era Porta Caiòla. Posta a strapiombo sulla valle costituiva la porta principale poiché metteva il borgo in comunicazione con il piano tanto da essere chiamata "Pila" (ovvero "Porta" per antonomasia), tanto da dare il nome a tutto il quartiere. Il colle dominante a sud est, più vicino al monte Turchio, è denominato colle dell'Ospedale. Qui sono visibili i ruderi della chiesa parrocchiale e della porta del Campanile. La terza porta si trovava nel mezzo, situata fra i due colli. Il suo nome era "Porta di Metta" o "Porta della Corte" che vuol dire "Porta della Città"<ref name="comune"/><ref group="A">Catasto di Lecce del 1736, pp. 140,149. Catasto di Lecce del 1754, pp.27,59,181,208,636.</ref>.