Comunità virtuale: differenze tra le versioni
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== Descrizione ==
=== Premessa ===
L'analisi del fenomeno, ampio ed articolato, si può affrontare dal punto di vista della [[sociologia]], della [[psicologia]] dell'individuo appartenente alla comunità, così come dal punto di vista di comunicazione, computer, e reti<ref>''AA.VV., Communications, Computers, and Networks'', Scientific American September 1991</ref>, e dalle tipologie di [[applicazione (informatica)|applicazioni]] e [[Protocollo (informatica)|protocolli]], dedicati alla gestione delle informazioni [[:Categoria:Software di rete|di rete]] utilizzati per crearne la struttura. Aspetto fondamentale del fenomeno è comunque la creazione di una [[Identità (scienze sociali)|identità]], che rende il singolo membro di un [[Gruppo sociale|
=== Il concetto moderno di [[comunità]] deriva direttamente dagli studi e dall'analisi [[sociologia|sociologica]] di [[Ferdinand Tönnies]], uno dei fondatori insieme a [[Ludwig Stein]] e [[Max Weber]], della [[Società tedesca di sociologia]] (''Deutsche Gesellschalft fur Soziologie''), del [[1887]], in un libro intitolato ''Gemeinschaft und Gesellschaft'' (''Comunità e società''). Dal titolo si contrapponevano e descrivevano con i due termini la struttura tradizionale, familiare e "tribale" in evoluzione verso nuove forme sociali moderne ed industriali, basate sul contratto o sullo scambio. La società [[postmoderno|postmoderna]] ha ulteriormente portato avanti la linea evolutiva, basata sulla progressiva decostruzione dei confini propri dell'individuo, fino alla nascita del termine comunità virtuale, diffusa universalmente dal libro ''The Virtual Community'' di [[Howard Rheingold]]<ref>Howard Rheingold. ''The Virtual Community. Homesteading on the Electronic Frontier'', Addison-Wesley, 1993</ref>.
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