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La '''lingua ainu''' (nome nativo アイヌ イタク, ''aynu itak''; in [[Lingua giapponese|giapponese]]: アイヌ語, ''ainu-go'') è parlata dal gruppo etnico [[mongoloide]] degli [[Ainu]] nell'isola di [[Hokkaidō]], nel nord del [[Giappone]]. In passato era parlata anche nelle [[Isole Curili]], nella parte nord di [[Honshu]], e nella metà meridionale di [[Sachalin]].
 
Sebbene sia tipologicamente simile per alcuni aspetti al [[Lingua giapponese|giapponese]], la lingua ainu è ritenuta una [[lingua isolata]], considerata da una minoranza affine ad alcune [[lingue altaiche]]. La maggior parte degli studiosi sostiene che faccia parte della [[lingue paleosiberiane|superfamiglia linguistica paleosiberiana]]. Tra gli specialisti ha ottenuto consenso la proposta che la lingua ainu abbia una relazione con il [[Lingua giapponese|giapponese]] (Patrie, 1982).
 
== Parlanti ==
La lingua ainu è una [[Lingua in pericolo|lingua quasi estinta]]. Nella città di Nibutani (parte di [[Biratori]], Hokkaidō) dove vivono molti dei parlanti nativi rimasti, ci sono solo 100 parlanti di cui solo 15 usavano la lingua quotidianamente alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]]. In tutta [[Hokkaidō]], ci sono circa 1000 parlanti nativi oltre i 30 anni (tranne poche eccezioni). L'uso della lingua ainu fra i nativi sta crescendo, così non è più giusto dire che solo 15 persone la usano regolarmente, dato che c'è un movimento per fermare il declino dei parlanti prima che sia troppo tardi. La maggior parte dei {{tutto attaccato|150 000}} [[ainu]] autoproclamati in Giappone (molti altri ainu non sono consci delle loro origini o si nascondono per paura di essere discriminati) parlano solo giapponese, sebbene ci sia un numero crescente di persone che parlano l'ainu come seconda lingua, specialmente a [[Hokkaidō]], grazie agli sforzi dell'attivista ainu ed ex membro del Parlamento giapponese [[Shigeru Kayano]], che era anche lui un parlante nativo.
 
== Fonologia e scrittura ==
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===Katakana speciale per la lingua Ainu===
Esiste un blocco standard Unicode per un set esteso di katakana (Katakana Phonetic Extension) per traslitterare la lingua e altre scritte col katakana. Questi caratteri vengono utilizzati per scrivere consonanti finali e suoni che non possono essere espressi dal katakana convenzionale. I caratteri katakana sono basati sul sillabario regolare, e spesso sono più piccoli o presentano l'handakuten. Ciononostante, esistono poche fonti che supportano questa estensione, ma vi sono presenti delle scorciatoie per la maggior parte dei caratteri, come per esempio l'utilizzo di un carattere più piccolo con il katakana ク ''ku'' per produrre ㇰ per rappresentare il piccolo glifo katakana ク ''ku'' utilizzato in アイヌイタㇰ (''Aynu itak'')
 
Questa è una lista dei katakana speciali utilizzati nella trascrizione della lingua Ainu. La maggioranza dei caratteri appartengono al set esteso di katakana, nonostante alcuni vennero usati storicamente nel giapponese. Alcuni caratteri proposti precedentemente non sono stati aggiunti all'Unicode dal momento che possono rappresentare una sequenza di due caratteri.
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| 31F5
| Simbolo Katakana Ha piccolo
| ''h'' finale, {{IPA|[x]}} dopo la vocale ''a''. (es. {{lang|ain|アㇵ}} ''ah'') solo nella variante SakhalinSachalin.
|-
|{{lang|ain|ㇶ}}
| 31F6
| Simbolo Katakana Hi piccolo
| ''h'' finale, {{IPA|[ç]}} dopo la vocale ''i''. (es. {{lang|ain|イㇶ}} ''ih'') solo nella variante SakhalinSachalin.
|-
|{{lang|ain|ㇷ}}
| 31F7
| Simbolo Katakana Fu piccolo
| ''h'' finale, {{IPA|[x]}} dopo la vocale ''u''. (es. {{lang|ain|ウㇷ}} ''uh'') solo nella variante SakhalinSachalin.
|-
|{{lang|ain|ㇸ}}
| 31F8
| Simbolo Katakana He piccolo
| ''h'' finale, {{IPA|[x]}} dopo la vocale ''e''. (es. {{lang|ain|エㇸ}} ''eh'') solo nella variante SakhalinSachalin.
|-
|{{lang|ain|ㇹ}}
| 31F9
| Simbolo Katakana Ho piccolo
| ''h'' finale, {{IPA|[x]}} dopo la vocale ''o''. (es. {{lang|ain|オㇹ}} ''oh'') solo nella variante SakhalinSachalin.
|-
|{{lang|ain|ㇺ}}
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|}
===Vocali lunghe===
Nel dialetto di SakhalinSachalin vi sono delle vocali lunghe: vengono marcate sia tramite l'accento circonflesso che il macron nell'alfabeto latino, mentre dal segno della vocale lunga nel katakana.
 
== Tradizione orale ==
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==Varietà==
Shibatani (1990:9) e Piłsudski (1998:2) parlano di lingue Ainu facendo un paragone tra la variante parlata in Hokkaido e quella SakhalinSachalin. In ogni caso, Vovin (1993) parla solamente di dialetti. Refsing (1986) afferma che che le due varianti in questione non sono mutualmente intelleggibili. Hattori (1964) considerò i dati Ainu da 19 regioni dell'Hokkaido e Sakhalin, e trovò la divisione primaria tra le due isole.
 
I dati sull'Ainu delle isole Curili sono carenti, ma si pensa sia differente dall'Ainu di Hokkaido e dall'Ainu SakhalinSachalin.
 
L’Ainu parlato in Hokkaido raggruppa alcuni dialetti con differenze sostanziali tra loro: il “collo” dell’isola ( Sottoprefettura di Oshima, dati da Oshamambe e Yakumo), l’ainu “classico” dell’Hokkaido centrale attorno a Sapporo e alla costa meridionale (prefetture di Iburi e Hidaka, dati da Horobetsu, Biratori, Nukkibetsu e Niikappu; testimonianze storiche dalla prefettura di Ishikari e Sapporo dimostrano che erano similari); Samani (al capo sudorientale a Hidaka, forse più simile al dialetto nordorientale); il nordest (dati da Obihiro, Kushiro e Bihoro); il dialetto del centro-nord (prefettura di Kamikawa, dati da Asahikawa e Nayoro); e Soya (capo nordoccidentale), che è il più simile all’Ainu Sakhalin di tutte le varietà dell’Hokkaido. La maggior parte dei testi e descrizioni grammaticali che abbiamo in possesso degli Ainu coprono il dialetto Centrale dell’Hokkaido.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Shirō Hattori, ''Bunrui Ainugo hōgen jiten (An Ainu dialect dictionary with Ainu, Japanese and English indexes)'', Tokyo: Iwanami Shoten, 1964 (ed.)
* Patrick Heinrich, ''The making of a monolingual japan'', Bristol: Channel View Publications, 2012
* James Patrie, ''The Genetic Relationship of the Ainu Language'', Honolulu: The University Press of Hawaii, 1982, ISBN 0-8248-0724-3
* Kirsten Refsing, ''The Ainu language: the Morphology and Syntax of the Shizunai Dialect''
* Suzuko Tamura ''The Ainu Language'', Tokyo: Sanseido, 2000, ISBN 0-8248-0724-3
* Julia Sallabank, ''Attitudes to Endangered Languages'', Cambridge: Cambridge University Press, 2013
* Masayoshi Shibatani, ''The Languages of Japan'', Cambridge: Cambridge University Press, 1990 ISBN 0-521-36918-5.
* Suzuko Tamura, ''The Ainu Language'', Tokyo: Sanseido, 2000, ISBN 0-8248-0724-3
* Alexander Vovin ''A recostruction of Proto-Ainu'', Leiden: Brill, 1993 ISBN 90-04-09905-0.
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== Collegamenti esterni ==
* {{ja}} [http://www.stv.ne.jp/radio/ainugo/index.html Lezioni radio di lingua Ainu] - Presentate dalla Sapporo TV