Enzo Cucchi: differenze tra le versioni
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Bio e note |
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== Biografia ==
Dopo esordi in ambito concettuale, è approdato alla figurazione, diventando uno dei principali esponenti del nucleo storico della [[Transavanguardia italiana]] tematizzato da [[Achille Bonito Oliva]]. Nelle opere su tela, accompagnate da numerosi disegni e spesso presentate da testi poetici scritti dall'artista stesso, si riappropria con sguardo visionario del mito, della storia dell'arte e della letteratura (
Dopo le grandi composizioni con l'uso del carboncino e del collage, ha sperimentato l'utilizzo di diversi materiali, tra i quali la terra, il legno bruciato, i tubi al neon e il ferro (nella serie "Vitebsk-Harar" dedicata ad [[Arthur Rimbaud]] e [[Kazimir Severinovič Malevič]]) abbracciando nel contempo un uso quasi [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|caravaggiesco]] della luce, che gli ha consentito effetti di profondità spaziale.
Nel 1986 ha risposto alla chiamata del gallerista napoletano [[Lucio Amelio]] che, in seguito al [[terremoto dell'Irpinia del 1980]], aveva chiesto ai maggiori artisti contemporanei dell'epoca di realizzare un'opera che avesse come tema il terremoto, da inserire nella collezione
Ha realizzato anche alcune sculture e la decorazione della cappella di [[monte Tamaro]] presso [[Lugano]] (1992-94, architetto [[Mario Botta]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.montetamaro.ch/arte-e-cultura-ticino.php|titolo=Arte e cultura in Canton Ticino - Monte Tamaro|sito=www.montetamaro.ch|lingua=it|accesso=2018-06-08}}</ref>
==Onorificenze==
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