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= Diritto alla cancellazione ("diritto all'oblio") =
Il cosiddetto [[Diritto all'oblio|''diritto all'oblio'']], riconosciuto nel diritto dell'UE dalla [[w:it:Diritto all'oblio#La giurisprudenza: sentenza C-131/12 del 2014|sentenza ''Google Spain'']] del 13 magiomaggio 2014 della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, è stato formalmente riconosciuto dall’articolodall'articolo 17 [https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2016.119.01.0001.01.ITA]
 
L'Articolo 17 stabilisce che l’interessato (''data subject'') ha il diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati personali in una serie di ipotesi tassativamente previste. L’interessato deve poter esercitare agevolmente questo suo diritto '''[INDICARE FONTE]'''; a rafforzare le tutele dell’interessato, il comma secondo dell’articolo 17 prevede che il titolare del trattamento, nei casi in cui è obbligato a cancellare i dati, è tenuto a comunicare la richiesta anche agli altri titolari che stanno trattando i dati dell’interessato. A sua volta l’interessato ha diritto di ottenere dal titolare la lista dei destinatari cui trasmessa la sua richiesta di cancellazione (articolo 19).
 
Il terzo comma dell’articolo 17 stabilisce le limitazioni al diritto all’oblioall'oblio, prevedendo i casi in cui interessi pubblici superiori o diritti concorrenti con cui esso va bilanciato rendono legittimo il trattamento (ad esempio quando il trattamento è necessario per l’esercizio del diritto alla libertà di espressione o di informazione).
 
Il [[Regolamento generale sulla protezione dei dati]] (GDPR), rimanda tale diritto oltre che all'articolo 17 anche agli articoli 21 e 22, che trattano rispettivamente il diritto di opposizione e il processo decisionale automatizzato relativo alle persone fisiche, compresa la profilazione.
== Nel diritto dell'Unione Europea[modifica | modifica wikitesto] ==
 
Il [[Regolamento generale sulla protezione dei dati]] (RGPD), in vigore da Maggio 2018, regola il diritto all'oblio, agli articoli 17, 21 e 22.
In riferimento all'articolo 21, l'interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento alla raccolta e al trattamento dei dati, in particolare se pubblicità mirata; il dissenso deve essere presentato in modo chiaro ed esplicito altrimenti il servizio non potrà essere erogato.
 
Per profilazione (articolo 22) si intente una qualsiasi forma di trattamento automatizzato di dati personali che consiste nell'utilizzo di tali dati per valutare determinati aspetti riconducibili all'identità della persona fisica; il consenso del trattamento deve essere libero, espresso, informato e sempre revocabile attraverso la richiesta del titolare del trattamento.
 
Il diritto di opposizione dell'interessato pone fine al trattamento per motivi di marketing diretto (art. 21, par. 2). È derogabile se il trattamento ha fini di ricerca scientifica o storica o a fini statistici, e ciò avviene per l'esecuzione di un compito di interesse pubblico (art. 21, par. 6).
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Come diritto collegabile alla cancellazione permanente dei dati, l'art. 16 afferma che l'interessato ha diritto ad ottenere l'integrazione e la rettifica dei propri dati personali. Il testo non rimvia esplicitamente ad eccezioni, casi particolari o limitazioni ulteriori di quest'ultimo diritto.
 
=== Regolamento UE n. 2016/679[modifica | modifica wikitesto] ===
A distanza di diciannove anni dall'entrata in vigore della prima legge italiana in materia di privacy, il 4 maggio 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea il [[Regolamento generale sulla protezione dei dati|Regolamento UE n. 2016/679]] entrato in vigore il 25 maggio 2018. Tale Regolamento si inserisce all'interno di quello che, insieme alla Direttiva 2016/680, è stato definito il "Pacchetto europeo protezione dati".