Utente:SeiShonagon/Sandbox: differenze tra le versioni

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La '''lingua ainu''' (nome nativo アイヌ イタク, ''aynu itak''; in [[Lingua giapponese|giapponese]]: アイヌ語, ''ainu-go'') è parlata dal gruppo etnico [[mongoloide]] degli [[Ainu]] nell'isola di [[Hokkaidō]], nel nord del [[Giappone]]. In passato era parlata anche nelle [[Isole Curili]], nella parte nord di [[Honshu]], e nella metà meridionale di [[Sachalin]].
 
Sebbene sia tipologicamente simile per alcuni aspetti al [[Lingua giapponese|giapponese]], la lingua ainu è ritenuta una [[lingua isolata]], considerata da una minoranza affine ad alcune [[lingue altaiche]]. La maggior parte degli studiosi sostiene che faccia parte della [[lingue paleosiberiane|superfamiglia linguistica paleosiberiana]]. Tra gli specialisti ha ottenuto consenso la proposta che la lingua ainu abbia una relazione con il [[Lingua giapponese|giapponese]]<ref>{{Cita libro|nome=Patrie, James,|cognome=1950-|titolo=The genetic relationship of the Ainu language|url=https://www.worldcat.org/oclc/7975341|data=1982|editore=The University Press of Hawaii|OCLC=7975341|ISBN=0824807243}}</ref> (Patrie, 1982).
 
== Parlanti ==
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===Verbi===
Il [[predicato]] costituisce la parte più importante della lingua Ainu. Viene utilizzata la stessa forma indipendentemente dal tempo presente, passato o futuro, intuibile dal contesto della frase. Vi sono pochi verbi con una netta distinzione tra verbi singolari e verbi plurali.
 
Nella lingua Ainu il numero fa riferimento all'azione espressa dal verbo e dal numero degli eventi. Per esempio, il verbo ''tuye'' (tagliare, verbo singolare) esprime una persona che taglia una singola volta; il corrispondente plurale è ''tuypa'', che indica appunto due o più persone che svolgono l'azione di tagliare, oppure una singola persona che taglia più oggetti.
Per i verbi transitivi, il numero coincide spesso con il numero dell'oggetto. Il suffisso pluralizzante -pa può attaccarsi anche a verbi che non presentano una distinzione tra singolare e plurale per esprimere l'azione di un soggetto plurale o di un'azione svolta su un oggetto plurale.
 
I verbi possono essere transitivi o intransitivi; questi ultimi non prevedono l'uso di oggetto o complemento nella frase.
Per i verbi [[Transitività (linguistica)|transitivi]], il numero coincide spesso con il numero dell'oggetto. Il suffisso pluralizzante -pa può attaccarsi anche a verbi che non presentano una distinzione tra singolare e plurale per esprimere l'azione di un soggetto plurale o di un'azione svolta su un oggetto plurale.
 
I verbi possono essere transitivi o intransitivi[[Transitività (linguistica)|intransitiv]]<nowiki/>i; questi ultimi non prevedono l'uso di oggetto o complemento nella frase.
 
===Pronomi Personali e prefissi personali===
La lingua Ainu ha [[Pronome personale|pronomi personali]] di prima, seconda e terza persona. Presenta anche un pronome indefinito, ognuno con singolare e plurale. Il pronome più comune è ''an'' al singolare e ''oka/okay'' al plurale. Possono essere anche interpretati come verbi intransitivi, con il significato di "essere" o "esistere".
 
I pronomi personali sono usati come un nome. Possono essere utilizzati sia come soggetto, sia come oggetto che come complemento. Ciononostante, a differenza dei nomi comuni, possono non essere il nucleo di una frase sostantivata non modificata da modificatori.
===Pronomi Personali del dialetto Saru, Hokkaido meridionale===
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Ufficialmente la lingua Ainu si scrive attraverso una versione modificata del [[sillabario]] giapponese [[katakana]].
 
Il [[blocco (Unicode)|blocco Unicode]] ''[[Katakana Phonetic Extensions]]'' (31F0-31FF) include caratteri katakana in gran parte utilizzati nella lingua ainu.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.alanwood.net/unicode/katakana_phonetic_extensions.html|titolo=Katakana Phonetic Extensions}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.unicode.org/charts/PDF/U31F0.pdf|titolo=Katakana Phonetic Extensions}}</ref> I katakana per le consonanti finali, che non appaiono in giapponese, sono spesso utilizzati in ainu. Viene anche utilizzato l'alfabeto latino. La rivista "Ainu Times" pubblica i propri numeri con entrambi gli stili di scrittura. Nell'ortografia latina, /ts/ viene pronunciato ''c'' e /j/ viene pronunciato ''y''. L'[[occlusiva glottidale sorda]] [ʔ], si presenta solo all'inizio di vocali accentate non viene scritta. Il segno uguale (=) viene utilizzato per marcare i legami morfemici e anche dopo un prefisso. Il suo accento tonale viene rimarcato dall'accento acuto latino, tuttavia assente nel katakana. Una figura di spicco è [[John Batchelor]], missionario britannico che visse fra gli Ainu, li studiò e pubblicò una moltitudine di opere sulla lingua Ainu. Egli scrisse molteplici opere sia in lingua che sulla lingua, e fu il primo a utilizzare un sistema di scrittura per questa lingua. La sua traduzione del Nuovo Testamento venne pubblicata a Yokohama nel 1897 da una commissione comune della British and Foreign Bible Society, dalla American Bible Society e della [[National Bible Society]] di Scozia. Altri materiali in lingua Ainu includono dizionari, una grammatica e altre opere focalizzate sullo studio della lingua.
Una figura di spicco è John Batchelor, missionario britannico che visse fra gli Ainu, li studiò e pubblicò una moltitudine di opere sulla lingua Ainu. Egli scrisse molteplici opere sia in lingua che sulla lingua, e fu il primo a utilizzare un sistema di scrittura per questa lingua. La sua traduzione del Nuovo Testamento venne pubblicata a Yokohama nel 1897 da una commissione comune della British and Foreign Bible Society, dalla American Bible Society e della National Bible Society di Scozia. Altri materiali in lingua Ainu includono dizionari, una grammatica e altre opere focalizzate sullo studio della lingua.
 
===Katakana speciale per la lingua Ainu===
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===Vocali lunghe===
Nel dialetto di Sachalin vi sono delle vocali lunghe: vengono marcate sia tramite l'accento circonflesso che il macron nell'alfabeto latino, mentre dal segno della vocale lunga nel katakana.
 
Esempio con la ''k'' a inizio parola:
{| class="wikitable"
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==Toponimi==
Molti toponimi originari della lingua Ainu sono rimasti nel nord del Tohoku, nell'Hokkaido, nella penisola di Sachalin e nelle isole Curili. La maggior parte di essi terminano in ''-betsu'' o in ''-nai'', entrambi significanti "fiume", perchè per la cultura Ainu il fiume era un importante canale comunicativo. Tuttavia, gli studiosi di toponimi spesso non conoscevano bene la lingua, ed erano soliti commettere errori di traduzione o maliterpretazioni. Anche la famosa interpretazione di Hosei Nagata del 1891 contiene svariati errori secondo Mashiho Chiri, rinomato studioso.
 
Anche la famosa interpretazione di Hosei Nagata del 1891 contiene svariati errori secondo Mashiho Chiri, rinomato studioso.
Alcune località che terminano in ''-sonai'' (ruscello) possono essere trovate in Hokkaido e nel Tohoku. Shonai, nella [[prefettura di Yamagata]], presenta un nome giapponese che significa "dentro il villaggio". Guardando semplicemente il nome della località, non si hanno tuttavia elementi sufficienti per determinare se il nome sia di origine Ainu o meno, dal momento che la struttura sillabica dell'Ainu e del giapponese sono simili. La probabilità dunque di trovare similitudini tra toponimi e termini generali è alta, ma ciò non significa esclusivamente avere origini in comune.
 
In generale, i toponimi si raggruppano geograficamente; la parte settentrionale di Sendai e della prefettura di Yamagata hanno molte località con nomi derivati dalla lingua Ainu. Alcuni luoghi presenti nella parte meridionale della [[prefettura di Niigata]] e nel [[Kantō|Kanto]] settentrionale potrebbero avere nomi di origine Ainu, nonostante non sia del tutto confermata questa ipotesi.
 
== Tradizione orale ==
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==Contatti linguistici==
Dal momento che il popolo Ainu ha goduto di grande familiarità con la lingua giapponese, è naturale affermare che le due lingue si siano influenzate a vicenda. Molte parole Ainu sono state prese in prestito dal giapponese, come per esempio ''puta/buta'' (maiale), ''tampaku/tabako'' (sigarette) e ''umma/uma'' (cavallo), rese note al popolo Ainu quando furono introdotte loro come merce di scambio.
 
L'influenza dal giapponese non si limita solamente ai nomi e ad alcune funzioni grammaticali.
 
Esistono pochi casi in cui la lingua Ainu ha influenzato la lingua giapponese, e la maggior parte di essi si collegano al commercio. Esempi di tale influenza sono ''rakko/rakko'' (lontra marina), ''tonakai/tunakai'' (renna) e ''shishamo/susam'' (una tipologia di pesce). Anche la parola Ainu, che in lingua Ainu significa "umano" è stata presa in prestito dalla lingua giapponese.
 
La lingua Ainu, in particolare il dialetto di Sachalin, ha avuto un contatto intensivo con lela [[Lingua nivkh|lingua Nivkh]], prendendo in prestito parole anche dal russo e dalla [[Lingua orok|lingua Orok]], mentre il dialetto delle [[isole Curili]] contiene molti termini ispirati al russo.
== Note ==
<references/>
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* Kirsten Refsing, ''The Ainu language: the Morphology and Syntax of the Shizunai Dialect''
* Julia Sallabank, ''Attitudes to Endangered Languages'', Cambridge: Cambridge University Press, 2013
*Richard Siddle,
*Masayoshi Shibatani, ''The Languages of Japan'', Cambridge: Cambridge University Press, 1990 ISBN 0-521-36918-5.
*Suzuko Tamura, ''The Ainu Language'', Tokyo: Sanseido, 2000, ISBN 0-8248-0724-3