Le [[lipoproteine ad alta densità]] (HDL) hanno la funzione di rimuovere l'eccesso di [[colesterolo]] dai [[tessuto (biologia)|tessuti]] e di riportarlo al [[fegato]] (trasporto inverso del colesterolo), dove può essere riutilizzato o eliminato dall'organismo attraverso la [[bile]]. Questa è una delle proprietà (non la sola) per cui le HDL svolgono un'azione protettiva nei confronti dell'[[aterosclerosi]], azione che è ha avuto una conferma dagli studi epidemiologici, dai quali è emerso un rapporto inverso tra livelli plasmatici di HDL e di malattie sucardiovascolari base(CV). ateroscleroticaDa alcuni studi epidemiologici risulta che l'aumento di 1 mg/dl di colesterolo HDL riduce il rischio CV del 2-3%.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=D.J. Gordon|anno=1989|titolo=High-density lipoprotein cholesterol and cardiovascular disease: four prospective American studies|rivista=Circulation|volume=79|numero=|pp=8-15|lingua=EN}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=T. Lucchi|anno=2014|titolo=Dislipidemia e statine: dalle linee guida alla pratica clinica|rivista=G. ital. cardiol.|volume=15|numero=|pp=149-160|url=http://www.giornaledicardiologia.it/articoli.php?archivio=yes&vol_id=1463&id=16163}}</ref>
[[File:LRC mortalità CV e HDL.jpg|miniatura|Lipid Research Clinics' Follow-up Study. Mortalità CV in 1405 donne di età 50-69 anni in relazione al colesterolo totale e alle HDL. Corretto per età.]] [[File:Eventi CHD e rapporto CT-HDL.jpg|miniatura|left|Studio Framingham. Relazione tra eventi coronarici e rapporto colesterolo totale/HDL.]]
Durante l'undicesimo esame biennale del ''Framingham Study'', in 1023 uomini e 1434 donne, liberi da CHD, sono state misurate le concentrazioni sieriche di LDL, HDL, colesterolo totale (CTTC) e [[trigliceridi]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=W.P. Castelli|anno=1984|titolo=Epidemiology of coronary heart disease: the Framingham study|rivista=Am. J. Med.|volume=76|numero=|pp=4-12|abstract=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6702862}}</ref> Considerato isolatamente, il livello delle HDL è il singolo parametro lipidico più specifico, mentre il rapporto tra colesterolo totaleTC e HDL è risultato la variabile lipidica più specifica, nell'individuare gli individui a rischio CHD, di quanto non lo fossero il colesterolo totaleTC o le LDL.
Il rischio CHD aumenta, per qualsiasi valore di colesterolemia, con il crescere del rapporto CTTC/HDL: tanto più il rapporto è favorevole alla prima, tanto più alto è il rischio di malattie cardiovascolariCV. Il rapporto ottimale colesterolo totaleTC/HDL è non superiore a 5 per gli uomini e a 4,5 per le donne. Questo fatto è ben documentato da studi epidemiologici recenti, che non focalizzandosi solo su uno dei due tipi di colesterolo, guardano alla loro percentuale relativa e al colesterolo LDL totale. L'unione dei due parametri consente una buona predittività del rischio di malattie cardiovascolari,<ref name="euro.who.int" /> come, per esempio, risulta dal followup a 14 anni del ''Lipid Research Clinics Prevalence Study''.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=K.M. Bass|anno=1993|titolo=Plasma lipoprotein levels as predictors of cardiovascular death in women|rivista=Arch. Intern. Med|volume=153|numero=|pp=2209-2216|abstract=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8215724}}</ref>
=== Il rischio individuale di cardiopatia ischemica ===