Fortezza di Erebuni: differenze tra le versioni

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{{tmp|Infobox struttura militare}}[[File:Erebuni Fortress, Yerevan, Armenia 01.jpg|thumb|La fortezza di Erebuni]]
|Struttura = Fortezza
|Nome = Fortezza di Erebuni
|Immagine = Erebuni Fortress, Yerevan, Armenia 01.jpg
|Didascalia =
|Stato = Armenia
|Città = Erevan
|Costruttore = Re [[Argishti I]]
|Altezza = 1,017 metri s.l.d.m.
|Condizione attuale = Stato di rovina
|Termine costruzione = 782 d.C.
|Ref =
}}
La '''fortezza di Erebuni''' (armeno: Էրեբունի), anche nota come '''Arin Berd''' (armeno: Արին Բերդ; ''fortezza di sangue'') è una città fortificata risalente all'antico regno di Ararat e ubicata nell'odierna [[Erevan]], in [[Armenia]]. Erta su un'altura a 1,017 metri sul livello del mare,<ref>[http://elevationmap.net/mahari-street-yerevan-armenia?latlngs=%2840.140684,44.53798800000004%29 Erebuni Fortress Elevation and Position]</ref> era una delle fortificazioni erette lungo il confine araratiano settentrionale, nonché uno dei più fiorenti centri economici, politici e culturali dell'antico regno.
== Etimologia ==
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== Storia ==
[[File:Wall-paintings of Erebuni Fortress.jpg|thumb|Riproduzione moderna delle antiche pitture parietali di Erebuni]]
Erebuni fu fondata dal monarca urartiano King [[Argishti I]] (r. ca. 785–753 a.C.) sulla sommità di una collina denominata Arin Berd e volta verso la valle del fiume Arax così da dotare il proprio regno di un ulteriore avamposto militare per proteggerne i confini settentrionali.<ref name=Arutjunjan_PBH_1959>{{cite journal|last=Arutjunjan [Harootunian]|first=N.V.|date=1959|title=Երևանի հիմնադրման ժամանակի հարցի շուրջը|url=http://hpj.asj-oa.am/29/|journal=Patma-Banasirakan Handes [Historical-Philological Journal]|publisher=Academy of Sciences of Armenia|volume=2-3|pages=78–96|accessdate=15 August 2014}}</ref><ref>Barnett, R. D. "Urartu" in ''The Cambridge Ancient History, Volume 3, Part 1''. John Boardman et al. (eds.) Cambridge: Cambridge University Press, 1982, p. 345.</ref> Descritta come un «fiorente centro amministrativo e religioso, quasi una capitale reale»,<ref name=Barnett>{{cite book|title=The Cambridge Ancient History, Vol. 3, Part 1: The Prehistory of the Balkans, the Aegean World, Tenth to Eighth Centuries BC|year=1982|edition=2nd|publisher=Cambridge University Press|isbn=978-0521224963|page=346|url=https://books.google.co.uk/books?id=vXljf8JqmkoC&pg=PA346&dq=Erebuni+776&hl=en&sa=X&ei=apvCUs-oMvHB7AaIl4G4AQ&ved=0CDQQ6AEwAA#v=onepage&q=Erebuni%20776&f=false|author=R. D. Barnett|editors=John Boardman, I. E. S. Edwards, N. G. L. Hammond, E. Sollberger|chapter=Urartu}}</ref> la costruzione della fortezza di Erebuni si data in un periodo in cui il re Argishti andava inanellando incalzanti successi bellici, con le conquiste dei territori a nord di Erevan e a ovest del lago Sevan (in corrispondenza dell'odierna cittadina di Abovyan) che pertanto fornivano manodopera gratuita, con i prigionieri di guerra impiegati per l'erezione del complesso.<ref>Israelyan. ''Erebuni'', pp. 139-140.</ref>
 
Alcune campagne archeologiche condotte nell'autunno del 1950 sotto la direzione di Konstantine Hovhannisyan hanno portato alla luce una grande lastra cuneiforme recante iscrizioni di Argishti I, re di Ararat, con la quale è possibile fissare l'anno di inizio di costruzione della fortezza al 782 a.C. Tale iscrizione tradisce l'orgoglio del popolo araratiano e così riporta: «Argishti, figlio di Menua, ha costruito questa magnifica fortezza come residenza per Khaldi, il Signore, per la Gloria dei paesi Biayni e l’orrore dei nemici. Argishti proclama: la terra era un deserto, prima dei grandiosi interventi che vi ho compiuto». Argishti ha lasciato un'iscrizione simile alla capitale araratiana di Tushpa (l'odierna Van), affermando che ha condotto circa seimila di guerra da Khate e Tsupani per popolare la sua nuova città. In maniera analoga ad altre città urartiane del tempo, Erebuni è stata costruita su un piano triangolare in cima a una collina ed era protetta da mura da 10 a 12 metri (33-39 piedi). Dietro di loro, gli edifici erano separati da muri centrali e interni. Le pareti sono state costruite con una grandiosa varietà di materiali, tra cui basalto, tufo e legno. Argishti costruì qui un grande palazzo e gli scavi archeologici condotti nella zona hanno rivelato che altri edifici degni di nota comprendevano una sala delle assemblee reale colonnata, un tempio dedicato a Khaldi, una cittadella (dove viveva la guarnigione), oltre che abitazioni, dormitori e magazzini. Le pareti interne erano riccamente decorate decorazioni e dipinti parietali raffiguranti scene religiose e profane.