Antonio Tabucchi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Antonio Tabucchi nasce a [[Pisa]] il 24 settembre [[1943]], ma cresce nella casa dei nonni materni a [[Vecchiano]], un borgo vicino a quella città. Durante gli anni dell'università intraprende numerosi viaggi in [[Europa]], sulle tracce degli autori le cui opere aveva incontrate nella ricca biblioteca dello zio materno. In uno di questi viaggi a [[Parigi]], trova su una bancarella nei pressi della [[Gare de Lyon]], firmato con il nome di [[Fernando Pessoa|Álvaro de Campos]], uno degli [[eteronimo|eteronimi]] del poeta portoghese [[Fernando Pessoa]], il poema ''Tabacaria'' (Tabaccheria), nella traduzione francese di [[Pierre Hourcade]].
 
Dalle pagine di questo libriccino ricava l'intuizione di quello che sarà per più di vent'anni l'interesse principale della sua vita. Recatosi infatti a [[Lisbona]], sviluppa per la città del [[fado]] e per il [[Portogallo]] una vera passione. Finisce così per laurearsi nel [[1969]] con una tesi sul ''Surrealismo in Portogallo'', relatore [[Silvio Guarnieri]]. Si perfeziona alla [[Scuola Normale Superiore di Pisa]] negli anni Settanta e nel [[1973]] viene chiamato ad insegnare lingua e letteratura portoghese a [[Bologna]]. Nel 1973 scrive ''Piazza d'Italia'' (Bompiani 1975), «favola popolare in tre tempi, un epilogo e un'appendice» come recita il sottotitolo.
 
Si tratta di un tentativo di scrivere la storia dalla prospettiva dei perdenti, in questo caso una famiglia di [[anarchismo|anarchici]] toscani, nella tradizione di grandi scrittori italiani di un passato più o meno prossimo, come [[Giovanni Verga]], [[Federigo Tozzi]], [[Federico De Roberto]], [[Giuseppe Tomasi Di Lampedusa]], [[Beppe Fenoglio]], e contemporanei, come [[Vincenzo Consolo]]. Nel 1978, anno in cui viene chiamato a insegnare all'[[Università degli Studi di Genova|Università di Genova]], pubblica ''Il piccolo naviglio'' (Mondadori), per lungo tempo fuori commercio e introvabile fino alla riedizione nel 2011 ad opera di Feltrinelli.
 
Nel 1981 pubblica ''Il gioco del rovescio e altri racconti'' (Il Saggiatore), seguito da ''Donna di porto Pim'' (Sellerio 1983). Il [[1984]] è l'anno del suo primo romanzo di grande successo, ''Notturno indiano'', da cui nel 1989 è stato tratto un film di [[Alain Corneau]]. Il protagonista è un uomo che cerca di rintracciare un amico scomparso in [[India]], ma che in realtà è in cerca della propria identità. Nel 1985 pubblica ''[[Piccoli equivoci senza importanza]]'' (Feltrinelli) e, nel 1986, ''Il filo dell'orizzonte''. Anche in questo romanzo il protagonista, Spino, che cerca di dare un nome al cadavere di uno sconosciuto è il tipico personaggio sulle tracce di se stesso.
 
Non si sa se questi personaggi riescano nel loro intento, ma nel corso della loro vita sono costretti ad affrontare l'immagine che gli altri restituiscono di loro. Anche da questo romanzo è stato tratto un film (1993) con la regia del portoghese [[Fernando Lopes]]. Dal 1985 al 1987 è direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Lisbona. Nel 1987, anno in cui pubblica ''I volatili del Beato Angelico'' (Sellerio) e ''Pessoana Mínima'' (Imprensa Nacional, Lisboa), riceve in Francia il Prix Médicis, per il miglior romanzo straniero con ''[[Notturno indiano]]''.
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Maria José de Lancastre, la vedova di Antonio Tabucchi, ha deciso di lasciare alla Bibliothèque Nationale de France l'archivio dello scrittore<ref>{{cita news|autore=Fabio Gambaro|titolo=Le tracce dell'anima |pubblicazione=Repubblica|pagina=26|data=27 aprile 2014}}</ref>.
 
Nell'autunno 2018 usciranno due volumi dei ''Meridiani Mondadori'' che raccoglieranno l'opera dello scrittore, curati da Paolo Mauri e Thea Rimini, che conterranno anche unil romanzo inedito ''Lettere a capitano Nemo'', risalente agli anni Settanta.<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2018/04/15/tabucchi-esce-film-e-romanzo-inedito_176756b7-e0e7-44f3-9fbf-2f7a1ea39285.html|titolo=Tabucchi, esce film e romanzo inedito|pubblicazione=[[ANSA]]|data=15 aprile 2018|accesso=20 aprile 2018}}</ref>
 
== Opere ==