Liongo: differenze tra le versioni
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'''Fumo Liongo''', noto anche come '''Liongo''', '''Liyongo''', '''Liongo Fumo''' o '''Liongo Fumo wa Bauri''' è una delle principali figure [[eroe|eroiche]] della cultura [[swahili]]. Era un guerriero e un cantore; a lui stesso è attribuita la paternità delle molte canzoni sulla sua vita parte del bagaglio della [[tradizione orale]] swahili. Molte di queste canzoni sono associate ai riti [[matrimonio|nuziali]] e alle danze [[gungu]].
==I testi==
Gli storici sono inclini a ritenere che Liongo sia un personaggio realmente esistito, anche se è difficile ricostruire i dettagli della sua vita e delle sue imprese. Alcuni elementi delle vicende di Liongo fanno pensare che l'origine del mito risalga al periodo di transizione fra la cultura africana (matrilinea) e quella [[islam]]ica (patrilinea), intorno al [[XIII secolo]] circa. A questo proposito è significativo che diverse fonti rappresentino alternativamente Liongo come un seguace delle religioni tradizionali africane, un [[islam|musulmano]], o addirittura un [[cristianesimo|cristiano]].▼
Oltre a essere tramandate oralmente, alcune canzoni di Liongo ci sono giunte attraverso [[manoscritto|manoscritti]] in lingua swahili arcaica, traslitterata nell'[[alfabeto arabo]] o [[alfabeto latino|latino]].<ref>[http://www.afrikanistik-online.de/archiv/2006/546/ Informazioni sui manoscritti, dal sito del Liyongo Working Group.</ref> Si ritiene che queste poesie risalgano almeno al [[XIII secolo]], e costituiscono elementi di grande interesse per lo studio [[antropologia|antropologico]] e storico della lingua e della cultura swahili antiche. Per esempio, vi si trovano informazioni sugli antichi rituali nuziali, sul ruolo del [[vino di palma]] nella società, sulle danze gungu, e via dicendo. Alcuni dei testi più noti del grande corpus di poesie su Liongo sono ''Liongo na Mmanga'', ''Hadithi ya Liongo'', ''Sifu Uta Wangu''. Si tratta principalmente di testi che raccontano episodi della vita dell'eroe, enfatizzandone l'abilità e la forza, di lodi cantate dall'eroe nei confronti di dame, o di lodi guerresche (il ''Sifu Uta Wangu'', per esempio, viene generalmente chiamato "Lode al mio arco" o "La canzone del guerriero").
==Storicità del personaggio==
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==Elementi dell'epica di Liongo==
Le descrizioni tradizionali di Liongo presentano molti punti in comune con quelle di eroi leggendari della tradizione europea; in particolare, ci sono forti analogie con le vicende di [[Achille]], [[Sigfrido]] e [[Robin Hood]]. Viene descritto come un principe severo, e un guerriero possente: altissimo (quasi un [[gigante]]) e quasi invulnerabile, poteva essere ucciso solo da un chiodo (o spillo) di [[rame]] piantato nell'[[ombelico]]. Questo segreto era noto solo a Liongo e a sua madre Mbowe.
Liongo era principe (o re) di [[Shanga]], un antico regno dell'isola di [[Pate]] (la maggiore delle isole [[Lamu]]), sebbene fosse probabilmente originario del continente (ci sono diverse località della costa orientale dell'Africa che si attribuiscono il merito di avergli dato i natali). La parte più nota delle sue imprese riguarda la sua caduta in disgrazia, che a seconda delle fonti è attribuita all'ira del popolo<ref>[http://www.answers.com/topic/liongo-s-fatal-weakness-is-discovered]</ref> o a una disputa con il fratello o il cugino per la successione al trono. In alcune varianti della storia, il rivale-cugino si chiama Hemedi (Ahmad);<ref>[http://www.a-gallery.de/docs/mythology.htm Scheda presso African Mythology]</ref> questa versione potrebbe rappresentare simbolicamente il conflitto fra l'antica tradizione dei re africani e l'avvento dei [[sultano|sultanati]] islamici. In ogni caso, la vicenda narra che Liongo, imprigionato, si mise a cantare una lunghissima canzone.
Un altro elemento fondamentale dell'[[epica]] di Liongo riguarda la sua morte che, come nel caso di quella dell'eroe nordico [[Sigfrido]], fu causata da un tradimento. A tradirlo fu il figlio (o il nipote), venuto a conoscenza del punto vulnerabile dell'eroe.
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==Bibliografia==
* J. L. Mbele ([[1986]]). ''The Liongo Fumo Epic and the Scholars''. In «Kiswahili», 53 (1-2), pp. 128-145.
* J. L. Mbele (1986). ''The Identity of the Hero in the Liongo Epic''. In «Research in African Literatures», 17, pp. 464-473.
* J. L. Mbele (1989). ''The Liongo Epic and Swahili Culture''. In «Weekend Magazine» (17 gennaio 1989), p.23.
==Note==
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