Utente:Michael Enslin/Sandbox/10: differenze tra le versioni
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Utilizzando il gene RB2/p130 funzionalmente attivo e, come vettore, un retrovirus, si è dimostrato come la crescita tumorale si riduca in maniera drastica dopo una singola iniezione di RB2/p130. Nell'anno [[2001]], un altro studio ha preso in esame un tema di grande rilevanza ed attualità scientifica.
I risultati di questo studio hanno aperto le porte ad una chiave di interpretazione molto suggestiva della patogenesi tumorale. Gli esperimenti effettuati sempre sull'animale (topo) dimostrano, infatti, come l'RB2/p130 possa funzionare anche come [[inibitore]] dell'[[angiogenesi]] (la neoformazione di vasi che nutrendo il tumore, è alla base della crescita neoplastica). Oltre a RB2/p130, Giordano ha scoperto due importanti "guardiani" del genoma umano CDK9 e CDK10. I risultati ottenuti da Giordano con questi studi hanno avuto una vasta eco sulla stampa internazionale, in quanto aprono importanti prospettive nel campo della cura dei tumori, lasciano intravedere possibilità applicative del tutto nuove rispetto ai tradizionali trattamenti chirurgici e che mio-terapici. Nel [[2004]] Giordano scopre l'NSPs (Novel Structure Proteins), una nuova struttura di [[proteine]] con un potenziale ruolo nelle dinamiche del nucleo durante la [[divisione cellulare]]. Una proteina in particolare (Isoform NSP5a3a) è altamente espressa nelle linee cellulari di alcuni tumori e potrebbe risultare un marker tumorale molto utile.
Diviene direttore dello ''Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine'' di [[Filadelfia|Philadelphia]], presidente del Comitato Scientifico della ''Human Health Foundation Onlus''. Tra le sue molteplici attività di ricerca vi è quella volta all'attivismo nell'ambito della denuncia dei fattori ambientali causa di un incremento delle [[Neoplasia|patologie tumorali]]. L'impegno di Giordano trova origine in numerosi lavori scientifici. È stato allievo del [[premio Nobel]] [[James Dewey Watson]]<ref>http://www.ciim.us/events/event_speaker.cfm?id=1014</ref>, ha scoperto alcuni fattori chiave nella regolazione del [[ciclo cellulare]], dei meccanismi legati all'insorgenza dei [[tumori]] e ha legato la sua carriera di ricercatore a quella di divulgatore scientifico, impegnandosi soprattutto nel rendere noti il collegamento tra l'[[ambiente (biologia)|ambiente]] inquinato dai [[rifiuti tossici]] e l'aumento dei rischi di insorgenza delle patologie tumorali per la popolazione della Regione [[Campania]]. Nel corso della sua carriera, si è distinto per aver isolato il [[gene oncosoppressore]], l'RB2/p130<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Cloning of a new member of the retinoblastoma gene family (pRb2) which binds to the E1A transforming ___domain|autore = X. Mayol|autore2 = X. Grana|autore3 = Alfonso Baldi|autore4 = N. Sang|autore5 = Q. Hu|autore6 = Antonio Giordano|curatore = |wkautore = |rivista = Oncogene|volume = 8|numero = 9|editore = |città = |data = |anno = 1993|mese = Settembre|p = |pp = |lingua = en|ISSN = |doi = |PMID = 8361765|id = |cid = |url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8361765?dopt=Abstract|formato = |accesso = 29 giugno 2018|abstract = x|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo =
== Pubblicazioni ==
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