Muhammad Zaydan: differenze tra le versioni
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| Attività2 = guerrigliero
| Nazionalità = palestinese
|PostNazionalità = , fondatore e capo del gruppo [[paramilitare]] [[Fronte per la Liberazione della Palestina]] (FLP). Abbas fu condannato dalla magistratura italiana all'ergastolo in contumacia per il suo ruolo nell'organizzazione del [[Dirottamento dell'Achille Lauro|dirottamento della nave Achille Lauro]]
}}
Morì in circostanze misteriose nel carcere di prigionia statunitense nell'aeroporto di Baghdad dove era stato recluso senza accuse.
Sposato a Reem Abul Abbas da cui ebbe un figlio.
== Impegno politico ==
Nel 1968 Abū ʿAbbās divenne membro del gruppo [[PFLP-GC]] di [[Ahmed Jibril]]. Nel 1977, in occasione di gravi disaccordi sorti tra il FPLP-GC e l'[[OLP]] ed altre fazioni palestinesi con base in [[Libano]], Abū ʿAbbās - che si opponeva al coinvolgimento della [[Siria]] nella guerra civile in corso in Libano, lasciò il FPLP-GC e fondò il FLP con [[Tal'at Ya'qub]]. Successivamente questo gruppo si divise in tre fazioni separate (che in seguito tornarono a fondersi). La fazione guidata da Abū ʿAbbās, che era la maggiore, spostò il suo quartier generale in [[Tunisia]].
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==La crisi USA-Italia==
Subito dopo la liberazione dell'Achille Lauro, i quattro dirottatori, accompagnati da Abū ʿAbbās, presero posto a bordo di un aereo civile egiziano dell'[[Egypt Air]] che avrebbe dovuto condurli al sicuro in Tunisia. Il 10 ottobre [[1985]], tuttavia, l'aereo fu
Mentre gli schieramenti concentrici di militari restavano reciprocamente sotto la minaccia delle altrui armi, nel cuore della notte si susseguirono messaggi frenetici tra le cancellerie di [[Roma]] e [[Washington]], fino a quando, durante uno scambio telefonico, il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] italiano [[Bettino Craxi]] impose al [[Presidente degli Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] il proprio punto di vista, spiegando che gli autori di un reato commesso su una nave italiana non potevano soltanto "transitare" sul territorio italiano per essere condotti altrove. La base di Sigonella era territorio italiano, per cui i cinque passeggeri dell'aereo egiziano sarebbero stati presi in carico dalle autorità italiane e giudicati in Italia. Dopo tale contatto la Delta Force abbandonò Sigonella e Abū ʿAbbās ed i quattro militanti del FLP furono presi in consegna dai militari italiani.
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Anche la [[Libia]] fornì supporto e basi sicure al gruppo di Abū ʿAbbās fin verso la fine del [[1990]] quando, su richiesta dell'[[Egitto]] che aveva scoperto un piano del FLP per compiere attentati sul suo territorio, il governo di [[Tripoli]] ne decretò l'espulsione. Abū ʿAbbās si rifugiò quindi in [[Iraq]] dove [[Saddam Hussein]], che sosteneva finanziariamente il FLP, ne evitò l'estradizione verso l'[[Italia]] e verso gli Stati Uniti, che lo ricercavano per terrorismo, pirateria ed omicidio.
Nel [[1996]] Abū ʿAbbās pronunciò pubbliche scuse per l'atto di terrorismo contro l'Achille Lauro e si augurò la ripresa di negoziati per la pace tra [[palestina|Palestinesi]] ed [[israele|Israeliani]]; le sue scuse, tuttavia, vennero fermamente respinte dal governo degli Stati Uniti e dalla famiglia Klinghoffer, che lo invitarono ancora una volta a presentarsi al cospetto della [[giustizia]].
Abū ʿAbbās ==La cattura e la morte==
Il 15 aprile [[2003]] Abū ʿAbbās fu
L'Italia di conseguenza ne richiese l'[[estradizione]]. [[Il Pentagono]] riportò però la notizia che Abū ʿAbbās era morto sotto custodia statunitense, per cause naturali, l'8 marzo 2004. Il FLP intervenne accusando gli Stati Uniti di aver assassinato il suo leader. Le autorità USA respinsero l'accusa ed acconsentirono alla restituzione della salma ai palestinesi affinché fosse sepolto a [[Ramallah]]. La sepoltura fu però vietata dalle autorità israeliane, e Abū ʿAbbās fu tumulato a [[Damasco]]. ==Note==
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