Design italiano: differenze tra le versioni
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Un altro gruppo fondamentale per la storia del design italiano è stato il [[Memphis Group]], fondato da [[Ettore Sottsass]] ne [[1981]], a cui aderiscono [[Matteo Thun]], [[Michele De Lucchi]], [[Andrea Branzi]], [[Marco Zanini]], [[Aldo Cibic]], [[George Sowden]] e [[Natalie Du Pasquier]], affiancati da architetti come [[Hans Hollein]], [[Arata Isozaki]] e [[Michael Graves]].
In questo periodo va inserito il successo dell'azienda [[Alessi]], fondata nel [[1921]] e che nel [[1980]] vede come presidente [[Alberto Alessi]], il quale, nel [[1983]], chiama come consulente [[Alessandro Mendini]]: nasce la collezione ''Tea & Coffee Piazza'' e viene fondato il marchio ''Officina Alessi'' che oggi come allora produce edizioni speciali e serie limitate di prodotti, ma anche prodotti sperimentali. Vengono disegnati 11 servizi da tè e caffè pensati come piccoli edifici intorno a città-vassoi, rispettivamente da [[Aldo Rossi]], [[Michael Graves]], [[Hans Hollein]], [[Charles Jenks]], [[Richard Meier]], [[Robert Venturi]], [[Stanley Tigerman]], [[
Un altro importante designer che ha lavorato anche per Alessi è il due volte [[Compasso d'oro]] [[Stefano Giovannoni]], il quale disegna oggetti cosiddetti "anfibi", ovvero nei quali cambia il rapporto tra allocazione e forma e, per esempio, un oggetto specifico dell'ambiente cucina diventa decorazione del soggiorno, come nel caso dello schiaccianoci che diventa scoiattolo o dei contenitori per sale e pepe che diventano due cinesini.
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