Joan Gamper: differenze tra le versioni
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Nel [[1908]] divenne presidente del FC Barcelona per la prima volta, prendendo il timone di un club sull'orlo del fallimento. Alcuni dei migliori giocatori della squadra si erano ritirati e non erano stati sostituiti. Ciò ebbe effetti pesanti sui risultati del club sia dentro che fuori dal campo. Il club non conosceva successi dalla vittoria nel ''[[Campionato catalano di calcio|Campionat de Catalunya]]'' del [[1905]] e, di conseguenza, le finanze languevano. Successivamente Gamper fu presidente del club in cinque diverse occasioni (''1908-09, 1910-13, 1917-19, 1921-23'' e ''1924-25''), per un totale di 25 anni trascorsi a capo della società. Uno dei traguardi più importanti lo ottenne quando dotò il FC Barcelona di un suo stadio. Fino al [[1909]] la squadra giocava in vari impianti, nessuno dei quali di proprietà del club. Gamper raccolse fondi da uomini d'affari locali. Così, il 14 marzo 1909, la squadra poté trasferirsi al ''Carrer Indústria'', uno stadio con una capienza di 6.000 posti. Gamper lanciò una campagna di reclutamento dei soci che ebbe conseguenze notevoli: già nel [[1922]] il club ne aveva più di 10.000. La situazione comportò un nuovo cambiamento dello stadio. Questa volta la squadra si spostò al ''[[Camp de Les Corts|Les Corts]]'', la cui capienza fu aumentata da 20.000 a ben 60.000 posti.
Gamper acquistò [[Paulino Alcántara]], che sarebbe divenuto
La sua ultima presidenza finì in circostanze controverse e con una tragedia personale. Il 24 giugno [[1925]] i tifosi del FC Barcelona fischiarono l'[[inno nazionale spagnolo]], applaudendo, invece, ''[[God Save the Queen]]'', eseguito da una banda della [[Royal Marines|Marina Reale Britannica]] in visita ufficiale. La dittatura di [[Miguel Primo de Rivera|Primo de Rivera]] accusò Gamper di promuovere il [[nazionalismo catalano]]. Di conseguenza il campo del ''[[Camp de Les Corts|Les Corts]]'' fu chiuso per sei mesi e Gamper, espulso dalla Spagna, tornò in Svizzera, dove, al culmine di un periodo di [[disturbo depressivo|depressione]] causata da problemi personali ed economici, si suicidò il 30 luglio [[1930]].
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